Ascoli, Tomei: "Inizia il nostro percorso, senza aver paura delle buche"

Ascoli, Tomei: "Inizia il nostro percorso, senza aver paura delle buche"TMW/TuttoC.com
Ieri alle 23:00Girone B
di Giacomo Principato

Conferenza stampa alla vigilia della Pianese per Francesco Tomei, allenatore dell'Ascoli che presenta così l'impegno con i toscani: “Siamo tutti a disposizione, non ci sono particolari defezioni. E’ arrivato Chakir, può ricoprire davanti diversi ruoli, è più prima punta, quindi si inserirà come vertice più avanzato, lo seguivamo da tempo, reputavamo giusto prendere un giovane con grandi motivazioni perché vogliamo creare una base di giocatori con forti motivazioni e lui in questo è ottimo. Si è sempre allenato, sarà a disposizione. Mercato? Manca qualche giorno alla chiusura, per ora siamo a posto così, ora inizia il campionato e la testa è su questo”.

Idee chiare sull’avversario di domani e le insidie: “La Pianese l’ho vista in Coppa col Giugliano, il risultato è stato bugiardo, è una squadra organizzata che fa di intensità e organizzazione la sua grande forza, può dare fastidio perché può essere pericolosa in qualsiasi momento, quindi massimo rispetto e umiltà, sappiamo che ogni partita è una storia a sé. Dobbiamo affrontare l’avversario in modo determinato”.

Sugli oltre 7.000 abbonati che animeranno le partite interne: “Non vediamo l’ora di giocare, c’è grande attesa ed entusiasmo da parte dei tifosi, ai ragazzi dico che iniziamo un percorso, non dobbiamo avere paura di nessuna buca o curva, l’importante è avere una logica di lavoro. L’attesa che si respira ad Ascoli è superiore a qualsiasi club di B e C, è bello giocare quando c’è gente, i ragazzi devono sapere che hanno una grande responsabilità, ma non devono viverla in modo esasperato. Non esiste una partita più semplice di altre, a qualunque livello, siamo una squadra di C, ci caliamo nella realtà di C, dobbiamo affrontare tutti con rispetto, ma senza paura”.

Il Football Video Support farà il suo esordio in questa prima giornata: “Per la prima volta in carriera potrò sventolare un cartellino (sorride, ndr). Sono molto contento di questa opportunità perché c’è bisogno di massima attenzione e questo strumento ci consente di rettificare l’errore umano. La cosa valida è che l’errore si può correggere insieme, quindi lo ritengo uno step di crescita culturale e sportiva”.

Infine una battuta sulla scelta del portiere: “Non ci sono gerarchie né fra i portieri né fra gli altri calciatori, è la settimana di lavoro che decide chi va in campo”.