Ternana, Liverani: "Partiti senza società. Questo gruppo va ringraziato per andata"

Ternana, Liverani: "Partiti senza società. Questo gruppo va ringraziato per andata"TMW/TuttoC.com
Fabio Liverani
© foto di Stefano Scarpetti
Ieri alle 22:50Girone B
di Valeria Debbia

Il 2025 della Ternana termina con una gara senza particolari emozioni, che vale comunque il quarto risultato utile di fila per i rossoverdi (Coppa compresa). Ma la chiave del match, pareggiato a reti bianche sul campo della Pianese, è stata l’espulsione di Vallocchia. Settanta minuti in dieci: "È evidente che un’espulsione dopo venti minuti crea difficoltà - conferma mister Fabio Liverani in sala stampa. - Eravamo partiti molto bene, con due attaccanti e un trequartista per giocare sull’uomo contro uomo. Nei primi venti minuti avevamo avuto un’occasione importante con Ferrante e la squadra stava girando alla grande. Rimanere in dieci in questo momento del campionato, perdendo un centrocampista importante come Vallocchia per quantità e qualità, complica tutto. Mi è dispiaciuto dover togliere Orellana, ma non potevo fare altrimenti: ho inserito un altro centrocampista vicino a McJannet. Detto questo, la squadra mi è piaciuta per atteggiamento, voglia e concentrazione. Non era una partita semplice: qui la Pianese nelle ultime gare in casa ha una media di due gol a partita. Oggi non abbiamo concesso niente, e questo significa che la squadra sta bene e ha fatto esattamente la partita che doveva fare. Potevamo essere un po’ più puliti in uscita, ma complessivamente ha fatto bene. Ho tenuto i due attaccanti perché ho fatto i complimenti a tutti e quattro: se giocano con questa voglia di sacrificarsi, di aiutare la squadra e di giocare per il collettivo, i due attaccanti restano sempre in campo. Dipende da loro: oltre alle qualità, serve lo spirito, e oggi lo hanno dimostrato".

La squadra ha gestito l’inferiorità numerica abbastanza bene, con il freno a mano tirato, però davanti si è visto pochissimo: "Sì, in fase offensiva è mancato qualcosa, ma non abbiamo preso nemmeno una seconda palla. L’arbitraggio non concedeva di gestire molto la palla: ha scelto un metro senza fischiare quasi mai, e in inferiorità numerica diventa difficile prendere falli per risalire il campo. La giocata finale di Pettinari, con un po’ più di furbizia, poteva finire meglio. Ma parlare di settanta minuti in dieci a questo punto della stagione e rimproverare la fase offensiva… sì, ci sta, però in partite del genere devi scegliere: o vai all’in offensiva rischiando di scoprire la squadra, o ti organizzi in difesa e non concedi niente. Io ho scelto la seconda opzione. Non concedere nulla a una squadra che in casa fa due gol di media significa che abbiamo fatto una grandissima prestazione. Siamo andati a recuperare l’uomo con il difensore centrale avversario, quello che dava meno superiorità numerica, e abbiamo allargato i due attaccanti sui braccetti per evitare le loro giocate interne. Dentro non abbiamo preso nulla. La tattica, più difensiva che offensiva in questo caso, ha funzionato: lasciando il loro centrale con la palla ai piedi abbiamo evitato scivolate e corse lunghe agli attaccanti. Così Dubickas e Ferrante, e poi gli altri due entrati, hanno gestito meglio la palla. Proprio per questo ho tenuto i due attaccanti: per non far scendere i braccetti e creare spazio eventualmente per un inserimento o una ripartenza. Durmush era l’alternativa che pensavamo, proprio per la sua gamba e capacità di attaccare la profondità. Nel momento del cambio, però, i due che ho inserito mi davano maggiore percezione di gestione fisica della palla. Se avessi avuto la certezza di quella gamba per la profondità, Durmush sarebbe entrato di sicuro".

Inevitabile chiedere una valutazione su questo girone d’andata: "Cosa mi aspetto per il 2026? Sono molto oggettivo: siamo partiti senza società, siamo arrivati al 2 settembre senza ancora una proprietà. Questo significa aver chiuso il mercato senza società. Abbiamo fatto il possibile e iniziato a lavorare con questo gruppo due mesi dopo gli altri. Tolte le due partite giocate senza giocatori – Livorno e Ascoli – sul campo abbiamo disputato 17 gare, preso 31 punti e raggiunto una semifinale di Coppa Italia. Credo che questo gruppo vada davvero ringraziato per il girone d’andata. Detto questo, ora ci conosciamo tutti meglio: nel ritorno dobbiamo fare di più, vincere quante più partite possibili e poi vedere cosa diranno classifica e Coppa Italia".

Un pensiero per la tifoseria e la città: "La tifoseria l’avete vista oggi: è straordinaria. Una delle ragioni che mi hanno fatto rimanere qui il 14 luglio – a me e a qualche giocatore importante con tante richieste – è stato proprio l’amore della gente per questa squadra e questa maglia. In un momento di difficoltà, quando c’è così tanto affetto, è difficile girarsi dall’altra parte. A luglio sarebbe stato più facile fermarsi e aspettare altro, ma quando metti anche il cuore e la faccia, poi sei più felice. Oggi sono sereno e felice. Auguro alla Ternana e a tutti i tifosi un 2026 di serenità, di lavoro in un contesto oggettivamente tranquillo come sembra essere ora. Abbiamo un nuovo amministratore, Fabio Forti, e una nuova proprietà che passerà da Terni e vuole fare qualcosa di importante, con il dovuto equilibrio. Si può fare calcio in tanti modi: l’importante è avere serenità, persone sincere con cui rapportarsi e un obiettivo condiviso in cui credere tutti".