Gubbio, Zanoni: "Situazione critica in Lombardia, penso ai miei nonni"

Enrico Zanoni, difensore del Gubbio, intervenuto sui canali ufficiali del club, ha raccontato la sua quarantena: "La giornata è una routine, sono tutti un po' uguali. Qualche faccenda in casa e poi gli esercizi che ci ha dato da fare lo staff. In cucina me la cavo ma cerco anche di regolare l'alimentazione per non sforare. Sicuramente ritrovare la condizione quando ricominceremo a giocare sarà difficile. Sarà come tornare ad agosto, inizierà un altro campionato. Venivamo da un buon momento, eravamo in forma, avevamo trovato le nostre quadrature. Lo stop ha fermato i nostri sette risultati utili consecutivi. Attualmente comunque pensare al calcio è un po' difficile, i miei parenti sono in una zona particolarmente colpita, il mio pensiero va ai miei nonni. Cerco comunque di essere sempre positivo. Ad Agnadello, in provincia di Cremona, dove vivo, essendo un comune piccolo, ci sono stati una quindicina di contagi. Ha colpito più duramente Pandino, un paese molto vicino, dove è venuto a mancare il presidente della società dove sono cresciuto prima di approdare all'Atalanta. Un dispiace che mi ha comunicato mio padre in questi giorni".
"Un amico di famiglia è infermiere presso l'ospedale di Crema e mi ha raccontato che la situazione è critica. Bisogna scegliere chi far vivere e chi morire. Una situazione abbastanza critica".
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