Pontedera, Bargagna: "Dati inquietanti, dal 2000 in Italia fallite 185 società"

Pontedera, Bargagna: "Dati inquietanti, dal 2000 in Italia fallite 185 società"TMW/TuttoC.com
Oggi alle 18:45Girone B
di Giacomo Principato

Le criticità del mondo del calcio, non solo a livelli dilettantistici o nelle prime leghe professionistiche, rimangono tema caldissimo dei nostri giorni, soprattutto in C dove l'argomento, vedi il caso Rimini, è all'ordine del giorno da mesi. Andrea Bargagna, direttore organizzativo e marketing del Pontedera, a La Nazione dice la sua: “E’ indubbio che le criticità del calcio italiano siano molteplici: problemi infrastrutturali (stadi obsoleti), fragilità economiche (elevati indebitamenti dei club e perdita del controllo su molte proprietà) e da ultimo, ma non meno importante, una crisi generazionale che ha visto cambiare l’approccio dei giovani al calcio. Si continua ad evidenziare un significativo squilibrio a livello economico finanziario. Importante ed evidente la perdita aggregata dei club partecipanti ai campionati di serie A, B e C. A fronte di un incremento dei ricavi complessivi del sistema si regista tuttavia un aumento parallelo dei costi, in particolare quelli legati al personale. I dati sono inquietanti: dal 2000 al 2024 in Italia sono fallite 185 società. Il calcio ha quindi bisogno di una rivoluzione gestionale, le società di una gestione sana, responsabile e sostenibile, anche attraverso un’utilizzazione più efficiente delle risorse”.

Come risolvere i problemi? Il dirigente avanza le sue proposte: “Serve una riforma di sistema che veda coinvolte tutte le componenti del calcio. A fronte di una riduzione del numero dei club, servono interventi mirati: salary cup, sgravi fiscali, valorizzazione dei vivai, investimenti nelle infrastrutture e sostegno ai club più virtuosi. Necessario rivedere le licenze nazionali per impedire che club compromessi riescano in qualche modo ad iscriversi; in buona sostanza stringere le maglie delle iscrizioni. In tale direzione va l’inasprimento dell’indice di liquidità, misura fortemente voluta dalla Lega di C per verificare la capacità di ogni club di far fronte agli impegni assunti e conseguentemente la capacità di rispettarli. Altri due parametri saranno introdotti per monitorare l’equilibrio finanziario ed economico delle società: l’indicatore di indebitamento e l’indicatore di costo del lavoro allargato”.