Pres Livorno chiede tregua ai tifosi: "Sostenerci fino a giugno è molto importante"
Nella conferenza stampa tenutasi ieri allo stadio Armando Picchi, in occasione della presentazione del nuovo allenatore amaranto Roberto Venturato, il presidente del Livorno Joel Esciua ha affrontato a tutto campo la situazione della squadra e dell’ambiente, rispondendo alle critiche e lanciando un appello alla tifoseria, come raccolto dai colleghi di amaranta.it.
Sul percorso iniziale del campionato, Esciua ha ripercorso le tappe: "Siamo partiti ad agosto in una situazione che sembrava perfetta, la prima partita con la Ternana è stata emozionante e abbiamo avuto il piacere di avere Lucarelli e soprattutto Protti a cui mandiamo un saluto anche oggi. Ora invece ci troviamo in una situazione in cui vorremmo avere qualche punto in più. Dopo la quarta giornata sono iniziati i primi dubbi, ma il momento definitivo è stato nella partita con l’Ascoli quando abbiamo preso due gol nei primi minuti di gioco. Io però trovo sbagliato esonerare un tecnico dopo 4 giornate e credo sia necessario dare del tempo per lavorare. Forse dopo abbiamo fatto l’errore contrario e potevamo esonerarlo prima, ma è facile dirlo adesso".
Guardando al futuro, Esciua ha chiesto una tregua alla tifoseria con una metafora: "Amiamo i nostri figli più che odiare i figli degli altri. E con i nostri figli intendo il Livorno e i suoi giocatori, l’allenatore e lo staff. Io credo che oggi sarebbe importante veramente fare una tregua e pensare ai propri figli ovvero chi va in campo la domenica e sostenerli durante la partita anche se si odia il presidente in carica. Io non ho problemi a prendermi insulti la domenica anzi vorrei essere contestato io e non i dirigenti o la squadra. Credo che sostenere questi ragazzi fino a giugno sarebbe molto importante".
Sulle difficoltà del settore giovanile e del centro sportivo di Banditella, ancora inutilizzabile, il presidente ha ammesso: "Sull’operazione di Banditella abbiamo sottovalutato le tempistiche e le burocrazie necessarie e poi lo abbiamo trovato in condizioni peggiori rispetto a come ce lo aspettavamo. Abbiamo pensato di poter partire subito e di questo errore mi assumo la responsabilità. Abbiamo preso un sacco di giovani atleti e allenatori che necessitano di essere contrattualizzati e messi in regola. Certamente allestendo 13 squadre giovanili e non solo le 5 obbligatorie abbiamo fatto il passo più lungo della gamba. Anche sotto questo aspetto dovevamo usare questo anno per assestarci a livello organizzativo".
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