Rimini, arriva il custode giudiziario per le quote sotto sequestro

Due sviluppi importanti nelle ultime ore sul sequestro conservativo delle quote del Rimini Fc, chiesto da Alfredo Rota e concesso dal Tribunale di Milano. Mercoledì pomeriggio è stata ufficializzata la nomina di un custode giudiziario, incaricato di vigilare affinché le quote del club non vengano trasferite. Ieri, invece, gli avvocati della Building Company, la società che dovrebbe rilevare il Rimini, hanno contattato lo studio legale Cocco & Gigante, che assiste Rota, per proporre il pagamento a rate di un debito di oltre 200mila euro — somma che include anche i costi del custode giudiziario. La risposta dei legali di Rota è stata un netto rifiuto.
Come sottolinea Il Corriere della Romagna, questa situazione rappresenta due facce della stessa medaglia. Sul piano sportivo, la Building Company Italia, grazie a un preliminare di vendita vincolato, può gestire il presente e il futuro calcistico del Rimini. Sul piano giuridico, però, la proprietà resta formalmente nelle mani della Ds Sport di Palma Stefania Di Salvo, perché il passaggio di quote non si è ancora concretizzato a causa del sequestro.
La nomina del custode, richiesta dai legali di Rota, ex presidente del Rimini e proprietario della Vr Trasporti srl, complica ulteriormente il trasferimento delle quote dalla Ds Sport alla Building Company Italia di Giusy Anna Scarcella. La proposta della Building Company di pagare a rate è stata giudicata irricevibile, visto che Rota attende il saldo da oltre due anni.
Il custode giudiziario, solitamente nominato per beni materiali, in questo caso tutela le quote societarie, impedendo la loro vendita. Per arrivare al closing, è necessario che la Ds Sport saldi completamente il debito con la Vr Trasporti. Solo dopo il pagamento, il Tribunale potrà revocare il sequestro con un decreto ufficiale, comunicato al Registro delle Imprese. A quel punto la Building Company potrà formalmente diventare proprietaria del Rimini Fc.
Intanto, sul fronte sportivo, grazie a una delega sul potere di firma tra Stefania Di Salvo e Valerio Perini — da ratificare dalla Figc e dalla Lega Pro — quest’ultimo potrà firmare contratti con giocatori e dirigenti, garantendo la gestione operativa della squadra.
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