Siena, Lanni: "Il sogno di vincere c'è. Novara? Mi chiedo sempre perché"

Siena, Lanni: "Il sogno di vincere c'è. Novara? Mi chiedo sempre perché"TMW/TuttoC.com
Ivan Lanni
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
venerdì 15 ottobre 2021, 11:50Girone B
di Valeria Debbia

Ivan Lanni, portiere del Siena, si è raccontato ai colleghi di SienaClubFedelissimi spiegando il perché del suo approdo in bianconero: "Ho iniziato il ritiro a Novara pensando già che sarebbe finita in quel modo (con la mancata iscrizione, ndr). Siena è nata tramite una chiamata di Perinetti al mio procuratore. C’erano altre squadre ma la chiamata del direttore è stata quella più decisa. Ti accorgi subito quando uno ti vuole a tutti i costi, rispetto a chi magari chiede informazioni e prende tempo. Appena è arrivato lo svincolo sono partito per Montecatini a firmare il contratto".

Inevitabile parlare di quanto successo a Novara: "Io e Bianchi ce lo chiediamo tutti i giorni. Non sappiamo né cosa sia successo né il perché. Ci hanno fatto partire per il ritiro, siamo stati tre settimane rinchiusi a Novarello con un allenatore che dicevano che sarebbe cambiato una volta iscritta la squadra. Ed erano sicuri al 100% dell’iscrizione. Ma uscendo fuori dal contesto, parlando con l’Aic, si capiva che eravamo spacciati".

Si torna quindi alla Robur: "Il nostro non è un percorso semplice. È vero che la società ha speso, e a livello di nomi ci siamo, però non è scontato conoscerci subito. Per me stiamo facendo un buon campionato. Capisco i mugugni dei tifosi ma non la vedo così tragica. A Fermo non abbiamo concesso tiri in porta salvo il gol preso su piazzato e abbiamo creato, come con la Pistoiese. Con squadre che lottano per salvarsi non è facile, si abbassano dietro la linea della palla. Se fai un gol, e il concetto vale anche per Imola, rischi di fare come le altre partite dove hai vinto 3-0. La promozione è un affare che riguarda anche il Siena? Ci sono squadre più pronte di noi, nel senso che hanno almeno un mese di lavoro in più. Costruire la squadra in 20 giorni non è semplice, molti di noi non avevano fatto nemmeno la preparazione in un’altra squadra. Ci vuole tempo per formare il gruppo. Detto questo, il sogno di vincere c’è. Vediamo".