Catania, Toscano: “Mancata determinazione, serve un bagno di umiltà”

Catania, Toscano: “Mancata determinazione, serve un bagno di umiltà”TMW/TuttoC.com
Domenico Toscano
Ieri alle 22:00Girone C
di Valeria Debbia

Dopo la pesante sconfitta per 4-1 contro il Cosenza, mister Domenico Toscano analizza la prestazione del Catania in sala stampa, con dichiarazioni riportate integralmente da Tuttocalciocatania. Il tecnico rossazzurro non nasconde le difficoltà emerse, puntando il dito sulla mancanza di determinazione e cattiveria rispetto a un avversario che ha saputo sfruttare gli errori dei suoi.

Sul match, Toscano evidenzia la differenza di approccio: "Gli episodi devi portarli dalla tua parte, oggi non lo abbiamo fatto a differenza del Cosenza che ci ha messo qualcosa in più. Abbiamo dato l’impressione di entrare in campo molli, anche nei primi dieci minuti quando abbiamo creato 2-3 situazioni con Casasola e Cicerelli non avevamo la solita determinazione, quella veemenza e cattiveria. Al contrario del Cosenza che ha messo determinazione nei duelli, ha fatto la partita che doveva fare, ci ha aspettato ed è ripartito, giocando anche sui nostri errori. Ad un certo punto abbiamo preso il 3-1 su una situazione da calcio d’angolo a favore nostro e lì la partita è finita. Se dovevamo perdere, meglio perderla così piuttosto che con il risultato in bilico perché ti fa fare un bagno di umiltà e tornare con i piedi per terra. Qui si pensava già di avere vinto il campionato con numeri stratosferici, invece si torna a lavorare da domenica pensando ad un’altra partita difficile col Sorrento". 

Il tecnico non punta il dito sui singoli, ma sull’intera squadra: "Celli sta bene, Aloi ieri ha avuto un problema nella rifinitura e non si è avuto il tempo di fare le giuste valutazioni quindi è stato meglio non rischiare. Se la squadra non esprime una prestazione all’altezza, è normale che tutti i singoli facciano prestazioni al di sotto delle loro possibilità. Non è un problema di Jimenez, Cicerelli o Forte. La prestazione collettiva doveva essere di un altro livello. A me non piace parlare dei singoli, determinano i risultati le prestazioni di squadra. Queste fanno capire il campionato da affrontare, che è lungo, insidioso e tosto fino all’ultima giornata. Queste partite devono insegnarti qualcosa, come ti ha insegnato anche la vittoria di Cava, portando a casa in quel caso una gara sporca, non bella. Sarà tutto il campionato così. Se non pareggi motivazione, determinazione, approccio e atteggiamento degli avversari fai fatica. Abbiamo trovato una squadra forte, con 7-8 dei titolari che giocavano in B lo scorso anno. Poi si parla di problematiche esterne ma se il Cosenza si compatta ed è determinato battendo la capolista, tutto si azzera".

Analizzando le difficoltà, il tecnico si concentra sugli errori e sulla necessità di cambiare mentalità: "Sul piano motivazionale eravamo al di sotto del nostro standard. Nelle altre partite la squadra ha reagito bene nei momenti di difficoltà, il Cosenza ha sfruttato i nostri errori soprattutto. Errori singoli e di reparto, dovevamo fare meglio. Dobbiamo parlare meno e deve cambiare la percezione da parte nostra dei messaggi che arrivano dall’esterno. Saremmo dovuti venire qui a Cosenza pensando di essere avvelenati, adeguandoci anche alle condizioni del terreno di gioco. Questo è il campionato".