Cerignola, Di Toro: "Parola chiave: determinazione. Cessioni importanti"

Il direttore sportivo dell'Audace Cerignola Elio Di Toro è stato ospite di "A Tutto C". Ecco le sue dichiarazioni dopo i primi movimenti di mercato: "Abbiamo effettuato già qualche cessione eccellente, in virtù anche di un'offerta economica importantissima. La direzione che la società ha preso a livello aziendale è che ovviamente di fronte a queste offerte diventa difficile resistere, diventa difficile anche poi dire di no. Siccome abbiamo l'idea che l'azienda deve andare avanti, abbiamo fatto questa scelta perché bisogna anche avere la forza di lasciare andare e accettare poi determinate condizioni di mercato".
C'è un elemento che porta avanti il vostro lavoro?
"Noi abbiamo deciso di portare avanti un concetto molto semplice: la motivazione. La motivazione e la fame di poter metterci in discussione di nuovo e abbiamo pensato di farlo in questa maniera, di ovviamente dare la possibilità a chi ha mercato di muoversi, di dare spazio a chi ha ambizioni diverse da quelle nostre di andare, sempre a determinate condizioni, con l'obiettivo di ringiovanire un pochettino l'organico. Ecco, ci siamo autostimolati in questo senso. Ripartiamo da uno zoccolo duro sul quale puntiamo tantissimo, da un allenatore nuovo, motivato, che rispetta e rispecchia le caratteristiche dell'Audace Cerignola di questi anni. Come il nostro capitano, da Coppone e attendiamo poi Paolucci".
Ci saranno ancora movimenti in uscita?
"Ci sono in organico dei giocatori come Russo, Coccia, Visentin. Abbiamo anche altri giocatori in contratto. Cercheremo di valutare le situazioni di ognuno, di poter trovare delle condizioni affinché loro potessero stare bene e quindi anche le loro famiglie di conseguenza. Ecco, la direzione è questa. Ci ritufferemo in un percorso nuovo, perché quello che è successo l'anno scorso bisogna obiettivamente dimenticarselo. Lo ricorderemo un giorno con un sogno bellissimo".
Cambiare una macchina sembrata, a tratti perfetta, è un bel rischio.
"Abbiamo avuto la forza, insieme al Presidente e alla società, di cercare di valutare questo aspetto. Come tutte le cose richiede un po' di tempo, perché avevamo trovato degli equilibri straordinari. Ora riparti con degli equilibri leggermente diversi. E quando si cambia, ovviamente, bisogna ritrovarli, cercheremo di farli velocemente".
Cuppone può essere il giocatore su cui puntare?
"Cuppone è un giocatore per me essenziale per il futuro, per tanti motivi. Ne potrei elencare alcuni. Quello che potremmo dire più di tutti, perché un uomo è una persona, prima di parlare del calciatore, straordinaria, che ha ancora dei valori difficili da trovare. Lui obiettivamente ha questo elemento proprio nel DNA"
Il lavoro da DS ha sicuramente catturato l'attenzione degli addetti ai lavori.
"Io cerco di essere me stesso, commettendo anche degli errori, perché poi quando si fanno delle scelte, sia dal punto di vista umano non è semplice, sia dal punto di vista tecnico si può sbagliare, però credo nella quotidianità, credo nella longevità e nel lavoro. Mi serve sicuramente del tempo per riflettere su alcune scelte, cercando di sbagliare il più possibile. Ma poi la cosa più importante è cercare di costruire e non distruggere. Se nei momenti di difficoltà ci sono dei problemi, vanno affrontati, bisogna stringersi, bisogna risolverli, se si fa un lavoro bisogna portarlo avanti. Poi se le cose non dovessero andare diventa poi metterci mani, però non deve essere un discorso a priori: una cosa va fatta se è irreparabile, ma se ci sono i margini per poter difendere, per poter portare avanti un percorso, è giusto farlo, io in questo ci credo moltissimo"
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