Ds Avellino: "L'immagine della stagione? I 30mila tifosi in Piazza Libertà"

Ds Avellino: "L'immagine della stagione? I 30mila tifosi in Piazza Libertà"TMW/TuttoC.com
© foto di Carlo Giacomazza/CGP Photo Agency
Oggi alle 14:00Girone C
di Marco Pieracci

Ospite di Zona Verde, format di Sportchannel 214, il direttore sportivo dell'Avellino Mario Aiello ha ripercorso la cavalcata trionfale conclusa con la promozione in Serie B: "Una immagine che scelgo per questa stagione? Quando siamo saliti sul Palazzo della Provincia e abbiamo visto quelle 30 mila persone in piazza. Una immagine che mi porterò sempre dietro".

Sul futuro: "Domani (oggi ndr) andrò a Castellammare, seguirò Juve Stabia-Sampdoria. Ma quest'anno hi seguito alcune volte Salernitana e Juve Stabia allo stadio quando non c'erano impegni con l'Avellino". 

L'emozione della promozione: "Ogni gradino che sono riuscito a salire l'ho fatto sul campo con risultati. Quando arrivi a dei traguardi, scalando la montagna, ci arrivi con la massima serenità. Nessuno ha regalato nulla, mai. Oggi mi ritrovo un bagaglio di esperienza importante, soprattutto con i giovani. In Serie B magari, cercare di strappare qualche giovane di prima fascia, è più facile, perché le squadre che lasciano la Primavera, cercando di lanciare qualche giovane in Serie B". 

Sul mercato: "Ci dobbiamo prima incontrare con la società, che tipo di budget si vorrà adottare, o anche con l'allenatore. Capire quale modulo vorrà adottare Biancolino, cosa vorrà migliorare. Insomma, parlare ora di mercato, senza certezze, mi fa rispondere con ipotesi. La prima cosa da fare sarà ovviamente il mercato in uscita. Con i rientri dei prestiti avremo 26 over e le regole dicono che possiamo tenerne massimo 18, quindi la prima cosa da fare saranno le uscite. Anche qui non ci siamo ancora confrontati e bisogna fare una analisi". 

Sul budget: "Come ho detto non c'è stato ancora un incontro con il club. Anche qui posso solo immaginare. Questa proprietà è la prima volta che va in serie B. Per andare oltre, c'è bisogno di costruire, non facendo solo un mercato importante ma a 360 gradi, dalle strutture, dall'area tecnica, dai settori giovanili, attività di base per seguire anche tanti ragazzi. Va colta la palla al balzo". 

Su Pietrelli e Vavassori: "Sono Under di prima fascia. Pietrelli per un 3-5-2 sarebbe ottimale, ma non è un modulo che vogliamo adottare. Vavassori ha caratteristiche ideali". 

Sulle scelte: "Alcune scelte su chi verrà confermato o meno, non saranno per motivi tecnico e tattici, ma in particolare numerico. Perchè da 26, dobbiamo arrivare almeno a 18, poi aggiungere qualche elemento di categoria, almeno una decina di uscite vanno fatte. Andremo a seguire la linea che è quella di inserire qualche giovane di prima fascia importante". 

Sui giovani: "L'ideale per una società è lanciare giovani dal proprio settore giovanile. Ovviamente ci saranno ancora collaborazioni con i grandi club, ma dobbiamo fare cose equilibrate. Senza nascondermi, ho parlato un po' con tutte, con le squadre di livello importante, sia con giovani che escono dalla Primavera che con giovani che hanno già giocato in Serie C. Ho fatto questo passaggio per dire noi ci siamo, far capire a questi club che anche l'Avellino c'è, ci siamo, siamo vigili". 

Un pullman di società: "C'è una idea, il club sta lavorando anche per quello". 

Il ritiro: "Stiamo definendo. C'è l'ipotesi San Gregorio Magno, ma ci stiamo guardando anche in altre zone, per una questione di comfort. Ma al momento San Gregorio Magno è ancora più plausibile". 

Area tecnica che va aumentata: "Assolutamente si, organizzare lo scauting a 360 gradi. Essere sempre più attivi. In questo mercato andremo a sfruttare quello che c'è in Italia, lo straniero che magari gioca anche in Italia. Poi dalla prossima stagione saremo pronti per attingere direttamente dall'estero". 

Un match analyst: "Raffaele nel suo staff ha già un match analyst. Ma ci sederemo per parlare un attimino per migliorare anche l'area tecnica". 

Modelli virtuosi da seguire: "Magari sono stati fatti in piazze dove non c'era questo blasone che c'era ad Avellino. Il nostro obiettivo è proprio quello, rendere il club un modello virtuoso, i modelli sono Atalanta ovviamente, il Napoli magari, il Bologna. Il modello virtuoso va costruito, dando valore agli investimenti". 

Sgarbi: "Lo vedevamo bene a gennaio. Per una serie di motivi, in B non è emerso ancora, posso dire che se un giocatore mi piaceva a gennaio, mi piace anche ora". 

Amore dei tifosi: "Quello che abbiamo visto e ricevuto in questi giorni, è stupendo, è da brividi. Noi stiamo ricevendo di più di quello che abbiamo dato, e come vedo non è finita ancora. Ci stiamo lasciando trascinare dagli eventi. Il rompete le righe? Penso questo fine settimana". 

Valori dei gironi: "Il discorso fisicità emerge e salta all'occhio e c'era un tatticismo esagerato sulla fesa difensiva sia nel girone A che in B. Noi dobbiamo proseguire il nostro lavoro, portando avanti la stessa idea con la quale abbiamo approcciato la Primavera così lo faremo in Serie B". 

Un appello: "Sappiamo bene che siamo partiti con tanto scetticismo. Abbiamo sempre lavorato in silenzio, con poche parole. Questa è la vittoria di tutto l'ambiente, non solo quella della squadra. Le critiche costruttive le ho sempre ascoltate, una unione importante che è stata la nostra forza. Io tra poco tornerò nel mio oblio e nel mio silenzio, perchè devo agire, lavorare. Il livello di pazienza dovrà essere più alto da parte di tutti. Ci saranno momenti di sofferenza e servirà maturità da parte di tutti. Faremo il massimo per regalare ulteriori soddisfazioni a tutta la piazza".  Lo riporta TuttoAvellino.it.