Perucchini: "Foggia, è stata una cosa rapida. Non siamo da penultimo posto"
Filippo Perucchini, portiere del Foggia, ha analizzato il pari colto ieri sera nel posticipo casalingo contro la Cavese: "Quando non prendi gol è sempre una buona notizia: male che vada, come oggi, un punto lo porti a casa. Nel secondo tempo abbiamo fatto cose molto buone, ci è mancato solo il gol. Sono sicuro che la strada è quella giusta. Da domani si lavora forte e si pensa già a sabato".
L'estremo difensore indossa la maglia numero uno rossonera solo da poco più di un mese e da quando è arrivato il nuovo mister (Barilari al posto di Delio Rossi, ndr) ha giocato entrambe le partite: "Il mister è molto preparato, cura ogni dettaglio e ci trasmette chiaramente i suoi principi. Gli piace stare tanto in campo con noi. Dobbiamo seguire questa strada, lavorare a testa bassa e andare forte ogni giorno della settimana e ogni domenica. Non possiamo permetterci di andare piano: questo girone negli ultimi anni ha dimostrato che nessuna partita è scontata. Bisogna crederci sempre, lottare su ogni pallone. Solo il lavoro è la medicina: in tanti anni di carriera ne ho avuto la conferma".
Perucchini ha spiegato anche com’è nata l’opportunità Foggia: "In carriera è la terza o quarta volta che spunta il nome Foggia, ma stavolta è stata una cosa rapida, come spesso accade in queste situazioni. Sul gruppo sono convinto che abbiamo tutto per uscire da questa posizione. Non siamo una squadra da penultimo posto, lo dico perché vedo tutti i giorni l’intensità, la voglia e la determinazione dei ragazzi in allenamento. Il calcio è fatto anche di momenti, ma l’unica ricetta è buttare la testa bassa e lavorare, lavorare, lavorare. Ne usciremo, e anche alla grande. Sono molto fiducioso, ci crediamo tutti. La coesione in questi momenti è fondamentale. Ci sta sbagliare un passaggio o prendere un gol: è il calcio. Ma vedo tanta voglia di dare una sterzata alla stagione. Bisogna continuare così, senza mollare un centimetro".
Inevitabile parlare dell'effetto che fa giocare in uno 'Zaccheria' tristemente vuoto: "Dispiace tantissimo vedere lo stadio vuoto. Ricordo che arrivavi con il pullman un’ora e mezza prima e già era pieno. Ho giocato qui 4-5 volte e lo 'Zaccheria' era sempre una bolgia: so perfettamente quanto può dare questo pubblico. Non sta a me entrare nel merito del perché sia così oggi, ma è un peccato per una piazza importante che vive di calcio".
Chiusura dedicata al prossimo avversario: "A Trapani sarà una partita bella, calda, contro una squadra forte. Le partite però vanno sempre giocate. Ci andiamo con grinta, fame e voglia di fare risultato: può essere una botta di autostima importante. Abbiamo quattro giorni: ci butteremo in campo a tremila all’ora per preparare al meglio la sfida e tornare con un gran risultato".
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