Giuseppe Caccavallo ❤ Gaia Di Lorenzo

La rubrica di TC, con le interviste alle compagne dei calciatori in Lega Pro: mogli, compagne e fidanzate si raccontano
09.02.2019 00:00 di Claudia Marrone Twitter:    vedi letture
Giuseppe Caccavallo ❤ Gaia Di Lorenzo
© foto di TuttoC.com

Giuseppe Caccavallo, attaccante classe '87 attualmente in forza alla Carrarese, nella quale figura come una delle punte di diamante, e con la quale sta viaggiando nei piani alti della classifica, per cercare di ottenere quella tanto agognata Serie B. Una graduatoria che sorride ai toscani, e alla quale ha contribuito il giocatore, ora a quota 12 gol: tante soddisfazioni che condivide con la famiglia, e soprattutto con la moglie Gaia Di Lorenzo, che ai lettori di TuttoC.com racconta la loro storia d’amore.

Gaia, balzo alle origini: come, dove e quando vi siete conosciuti tu e Giuseppe?
“Qua dobbiamo andare davvero alle origini, ma del mondo...era il 1999, pensa te!”.

Il 1999??? Aiuto, la vecchiaia avanza...no, dai, siete stati precoci voi! (ridiamo, ndr)
“Però quella vacanza in campeggio fu fatale, anche se inizialmente fu un amore estivo, perché poi, lui per il calcio e io per gli studi, si prese due strade diverse, che ci fecero un po' perdere. Fino al 2008, quando lui, dopo anni in cui avevamo praticamente perso i contatti, venne a giocare a Sorrento, non troppo distante dalla mia Napoli: da li poi la convivenza, i figli, il matrimonio”.

Calcio subito fatale nell'influenzare la vostra vita di coppia, o è stata la giovane età?
“Solo colpa della giovane età. Il calcio alla fine ci ha solo uniti, se non avesse fatto questo lavoro magari non sarebbe arrivato a Sorrento e non ci saremmo più rivisti, non avevamo neppure amici in comune: ma anche con l'aiuto di mio fratello l'ho ritrovato!”.

E poi si dice sempre male dei fratelli! Raccontaci questo lavoro da 007!
“In realtà giocavo in casa, mio fratello militava nelle fila del Sorrento e tramite un vecchio segretario del club sono riuscita ad avere il numero di Giuseppe. Da li poi la nostra frequentazione che ci ha portato fino a dove siamo arrivati adesso”.

Ma al matrimonio il segretario lo avete invitato???
“Purtroppo con il fallimento del club si persero i contatti, non ci fu modo. Ma se mai leggesse questa intervista, voglio nuovamente ringraziarlo”.

L'importante è che ci si stata la proposta! Raccontaci!
“Si, c'è stata...l'ho fatta io! (ridiamo, ndr) Dopo quasi tre anni in giro per l'Italia, e già con il primo figlio, Roberto, che ha 9 anni e mezzo, gli dissi che dovevamo decidere il da farsi, e alla fine il 17 giugno 2011 ci siamo spostati. Non poteva proprio dire di no!”.

Direi! Tiragli pure le orecchie: pregi e difetti di tuo marito come papà!
“Purtroppo su questo non posso rifarmi, come papà vince tutto! Adesso abbiamo tre figli, dopo Roberto ci sono stati Cristiano e Luce, che hanno 5 e 4 anni, e per loro stravede, si dedica anima e corpo a loro. Quest'anno non siamo con lui, visto che aveva cambiato spesso squadra preferivo fermarmi per dare stabilità soprattutto a Roberto, ma la sua presenza non manca mai. E i piccoli non vedono l'ora che arrivi la domenica, specie se segna: manda loro il video con la dedica”.



Ferma! Non ti dedica neppure più i gol???
“Per sua fortuna i gol sono anche per me, li dedica alla famiglia!”.

Dopo la mancata proposta, però, va un po' massacrato! Pregi e difetti di Giuseppe uomo!
(Ridiamo, ndr) Ha tanti difetti, ma anche tanti pregi, nel complesso lo promuovo! Non spicca in romanticismo, e alle volte questo un pochino mi manca, e quando si arrabbia è tosto, tanto polemico, però è un buono, c'è sempre per tutti. E non è un caso che abbia infatti lasciato ottimi ricordi in tutte le piazze in cui ha giocato, e non solo per il calcio, ma anche proprio tra gli abitanti che abbiamo avuto modo di conoscere. E' genuino e molto semplice”.

A proposito di piazze: quale credi sia stato il momento calcisticamente più bello per lui?
“La carriera di mio marito, come tutti sanno, è stata sfortunatamente segnata da tanti infortuni. E un primo buon momento, di ripresa, fu alla Paganese nella stagione 2015-2016, segnò 15 gol: era proprio sereno, riuscimmo anche a trascorrere vacanze tranquille. Poi adesso sta benissimo, a Carrara ci hanno accolto a braccia aperte, è per tutti noi un ambiente fantastico, caldo come Napoli: Giuseppe vorrebbe anche fare di più”.

Tu lo segui, quando puoi, anche allo stadio?
“Assolutamente si. Fintanto che stavamo con lui portavo sempre anche i bambini allo stadio, persino in trasferta alle volte. Mi piace seguirlo”.

Il calcio quindi ti piace per amore?
“No, in realtà, con mio fratello che giocava, prima di dover dire addio al calcio per un infortunio, ho sempre vissuto quel mondo. Mi sarebbe anche piaciuto giocare, chiesi ai miei genitori di iscrivermi a una scuola calcio, ma purtroppo, quando ero piccola io non esistevano ancora centri per il calcio femminile”.

Giuseppe avrebbe potuto avere la concorrenza in casa! (ridiamo, ndr) Gli dai consigli?
“Di calcio ne parliamo spesso, guardiamo anche le partite insieme, forse piace più a me che a lui stare alla tv. Lui poi mi prende sempre in giro, mi dice che ne capisco e che so parlare, avrei potuto fare io la sua agente”.

Una Wanda Nara della Serie C che, da ottima calciatrice, mi ha fornito un perfetto assist...
“Mi fai paura! Dove vuoi andare a parare???” (ridiamo a crepapelle, ndr).

Spiegami la regola del fuorigioco!
“Ma sei cattiva! Però la so...fregata! E' fuorigioco quando un calciatore, al momento del passaggio di un compagno ha davanti a sé solo il portiere avversario, avendo oltrepassato la linea della difesa”.

C'è in qualcosa in particolare che vuoi dire al tuo compagno attraverso questa intervista?
“Voglio dirgli che quello che ho sempre detto, saremo sempre uniti nel bene e nel male, io e i bambini lo amiamo, per lui ci saremo sempre. Facciamo il tifo per Giuseppe, il nostro bomber”.

© foto di TuttoC.com
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