Alibi e nessuna assunzione di responsabilità: D'Agostino, che autogol! Playoff vetrina per allenatori troppo sottovalutati

07.05.2022 00:00 di Luca Esposito Twitter:    vedi letture
Alibi e nessuna assunzione di responsabilità: D'Agostino, che autogol! Playoff vetrina per allenatori troppo sottovalutati
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L'editoriale di oggi parte dalle dichiarazioni post gara del presidente dell'Avellino D'Agostino. Lo diciamo subito e senza giri di parole: non è bello presentarsi in sala stampa e puntare il dito contro i giocatori, l'ex allenatore e altri professionisti che hanno lavorato per la causa irpina. Nel calcio bisogna investire, come ha fatto il Catanzaro a gennaio, e riteniamo che il patron non abbia fatto il necessario per colmare il gap con le dirette concorrenti. Ridurre tutto all'errore di Murano a tu per tu con il portiere significa scaricare le responsabilità, addirittura abbiamo sentito parlare di stipendi da decurtare e di rescissioni. Caro presidente, qui non siamo in terza categoria. Pagare gli stipendi ogni mese con puntualità non è un merito, ma la normalità. Ci saremmo aspettati le scuse ad una grande piazza e la promessa di ripartire con un progetto degno della tifoseria, no alibi di ogni genere che sanno tanto di arrampicata sugli specchi. E' evidente che un neofita possa commettere qualche errore di inesperienza e siamo certi che D'Agostino trarrà insegnamento da quello sfogo a caldo forse dettato dalla delusione per il ko casalingo subito in rimonta, ma si è andati oltre e così non va. Nel bene o nel male è sempre il presidente ad avere meriti e colpe maggiori, scaricare in questo modo i tesserati è atteggiamento censurabile e non degno di una cornice di pubblico nettamente di categoria superiore. Un plauso anche ai supporters del Foggia che, dopo alcuni episodi da condannare ad opera di pochi sconsiderati, hanno seguito la squadra supportandola ed aiutandola verso la rimonta. Nel raggruppamento B il Pescara passa il turno ma, così come accaduto con la Carrarese, c'è stata tanta sofferenza anche con il Gubbio.

I biancocelesti continuano a non convincere sul piano del gioco e della tenuta difensiva, il presidente Sebastiani con grande onestà ha riportato tutti sulla terra preferendo rimarcare gli errori piuttosto che cullarsi sugli allori. Forse anche lui, però, avrebbe potuto investire maggiormente a gennaio rinforzando di più il pacchetto arretrato. Ad ogni modo vogliamo rivolgere un plauso a Vincenzo Torrente estendendolo a Leonardo Menichini. Gli ex Salernitana hanno guidato egregiamente realtà come Gubbio e Monterosi imbottite di giovani, senza nomi importanti e che, dopo una regular season ottima, hanno ben figurato pure nei playoff. Davvero un mistero che allenatori che raggiungono risultati di questo genere siano meno gettonati rispetto a chi, nonostante esoneri e retrocessioni, ogni anno trova squadra dall'inizio. Oltre ai playoff, però, sarà bagarre anche per i playout. L'Imolese, grazie all'ottimo lavoro della proprietà e della dirigenza capitanata da Martone, ha tutte le carte in regola per mantenere la categoria, merito anche di un impianto di gioco di buon livello. La Paganese, invece, dovrà assolutamente segnare più di un gol in casa perchè ad Andria ci sarà uno stadio caldissimo e che potrà incidere tanto. L'augurio, come sempre, è che gli arbitri possano essere all'altezza. Fino a questo momento abbiamo visto fischietti autorevoli ma anche errori e gestioni non sempre coerenti, ma le somme le tireremo tra poche settimane.