Arbitri, che disastro! Polemiche a Foggia, Trieste e Picerno. Ribaltone Catania, fu vera gloria? Ai posteri l'ardua sentenza

Editoriale di oggi che si apre con una riflessione sulla Turris. Così come accaduto l'anno scorso, anche stavolta la formazione campana rischia di vanificare nel girone di ritorno una prima parte di stagione ad altissimo livello. Non più tardi di due mesi fa qualcuno parlava addirittura di possibile rivelazione in ottica promozione diretta prima di un calo repentino dettato, va detto, principalmente dal covid. Perdere in un colpo solo mezza squadra titolare avrebbe creato difficoltà a chiunque, l'allenatore ha dovuto gestire una situazione complessa e resterà sempre il rammarico per ciò che poteva essere e non è stato. In particolare ha pesato l'assenza prolungata di Giannone, giocatore di categoria superiore che fino a dicembre ha davvero deliziato la platea con gol di straordinaria caratura. Meriti, comunque, alla società e alla dirigenza che stanno permettendo alla Turris di consolidarsi tra i professionisti. Argomento caldo anche quello arbitrale. E' evidente che stiamo assistendo a un qualcosa di incredibile, tanti club stanno alzando legittimamente la voce e purtroppo le classifiche rischiano di essere stravolte. Il rigore regalato al Bari la settimana scorsa in una partita determinante come quella di Catanzaro aveva fatto suonare un primo campanello d'allarme, nell'ultimo turno però le cose sono andate ancora peggio e questo 2022 si è aperto con una miriade di insufficienze e lamentele. E' arrivato il tempo, ad esempio, di fermare il signor Matteo Cianci della sezione di Carrara, che ha diretto Legnago-Renate. "Imbarazzante" ha detto il direttore sportivo Obbedio rispetto alla svista che ha consentito ai padroni di casa di agguantare il pareggio in extremis, tra l'incredulità di tutti i calciatori ospiti. Per la credibilità del torneo certi arbitri vanno assolutamente sospesi anche per diversi mesi, questo può essere utile anche per la loro crescita professionale. Altro esempio? Palermo-Andria, con l'arbitro che non fischia - giustamente - un rigore ai rosanero ma poi indica il dischetto dopo una manciata di secondi. Clamoroso. Mi sembra di essere, parafrasando il grande direttore Vito Giordano, su Scherzi A Parte. Lo diciamo chiaramente, a scanso di equivoci: il designatore Ciampi eredita una situazione non facile e il covid ha influito negativamente pure sotto questo punto di vista, la consapevolezza che non ci sono possibilità di affidarsi alla tecnologia rende la strada ancora più in salita ma siamo certi che saprà individuare gli arbitri all'altezza del professionismo (e una decina di fischietti molto bravi ci sono, per fortuna) e quelli che, invece, hanno bisogno di un attimino di riposo.
Del caso Catania abbiamo parlato ampiamente: si spera che le nuove figure professionali entrate nell'organigramma societario garantiscano un futuro stabile agli etnei e non siano soltanto traghettatori che garantiscono la prosecuzione del campionato e poi...chissà. I tifosi, l'allenatore e i giocatori hanno dato prova di professionalità onorando la stagione, ora tocca al presidente mettere le cose a posto non solo dal punto di vista economico. Foggia, invece, resta una polveriera: ufficiali le dimissioni di Canonico. Nel recente passato, invece, la serenità dello spogliatoio fu minata dalla nota querelle relativa all'addio di Pavone. Proprio ora che sul campo si rivedono sprazzi di Zemanlandia sarebbe il caso di creare un clima di serenità, anche perchè la squadra ha tutte le carte in regola per essere mina vagante negli spareggi promozione. Acque agitate anche a Picerno, laddove si registra lo sfogo del direttore generale Greco: "Daniele Flammia mi definisce suo amico. Non so che ruolo abbia all'interno del Potenza, ho sentito le sue parole alla fine della partita circa l'ospitalità riservata ai dirigenti del Potenza e al non rispetto nei loro confronti. Rispondo: prima di parlare di noi, chiunque si sciacqui la bocca. Quando abbiamo chiesto ospitalità al Potenza ci è stata concessa dietro esborso di ingenti somme di denaro. Prima di ricevere chiavi del Viviani siamo stati minacciati perchè dovevamo portare la ricevuta del bonifico effettuato. Aggiungo: leggere che il Picerno si è venduto al Potenza è qualcosa di vergognoso".
Alle polemiche di queste ore si contrappone lo spettacolo sul campo, con tre gironi ricchi di risultati a sorpresa e di squadre che giocano bene al calcio. Nel raggruppamento A momento amarcord da brividi per Galderisi, tornato nella "sua" Padova: sul campo il Mantova ha perso, ma certe emozioni restano comunque indelebili nel cuore e nella mente. Il SudTirol ha risposto alla grande e, salvo colpi di scena, si avvia a grandi passi verso la storica promozione in B. C'è anche lo sfogo di mister Bucchi che, dopo il ko col Fiorenzuola, ha accusato ambiente e organi di informazione di "non rendersi conto che giochiamo senza 14 calciatori, scendono in campo sempre gli stessi ed è triste vedere uno stadio così grande quasi totalmente vuoto. Vengono in 700, ma se comprano il biglietto per contestare è meglio che restino a casa. Quando hai bisogno d'aiuto, ecco che emergono i critici. Così non si costruisce nulla". Il mister si è assunto le sue responsabilità ma ha lanciato un segnale alla piazza che merita di essere recepito. Anche perchè società e dirigenza hanno investito tanto e potranno dire molto nei playoff. Nel girone B perde ancora colpi il Modena che, tra Olbia e Siena, ha racimolato un solo punto tra le mura amiche. Ne approfitta la Reggiana che, ad ora, è la squadra che gioca meglio. In risalita Entella e Pescara, il Grosseto di Maurizi spreca una grossa chance col Pontedera e rischia di tornare mestamente in D senza passare per i playout. Nel girone C, infine, crisi profonda per il Taranto. Molti tifosi chiedono le dimissioni del ds Montervino e i cori a fine gara all'indirizzo della squadra sanciscono una spaccatura palese. La prossima gara dovrebbe saltare causa focolaio covid, ci sarà tempo per riflettere sugli errori commessi in sede di mercato.
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