Avellino, Cesena e Triestina: la caduta delle grandi. La favola di Mazzocchi: in Nazionale con più presenze in C che in A

27.09.2022 00:00 di Sebastian Donzella Twitter:    vedi letture
Avellino, Cesena e Triestina: la caduta delle grandi. La favola di Mazzocchi: in Nazionale con più presenze in C che in A

Triestina: zero vittorie. Cesena, un solo successo. Avellino: tre sconfitte. Sono solo alcuni dei numeri, pessimi, di tre big di Serie C partite col freno a mano tirato, se non tiratissimo. Più vicine al fondo della classifica che alla testa. Tre partenze false, indubbiamente, con pochi sorrisi e più di qualche mugugno. Nel Girone A gli alabardati non sanno più vincere e si sono ammalati di pareggite e, in particolare, del risultato di 1-1: quattro segni X con lo stesso identico risultato nelle prime cinque gare stagionali, record in tutta la Serie C. Dopo la sconfitta all'esordio nel derby col Pordenone, quattro 1-1 consecutivi con Arzignano, Novara, Pro Vercelli e Trento. Grandi o piccole, partite per salvarsi o per andare in B, tutte accomunate dallo stesso risultato contro i triestini. Con quest'ultimi che muovono sì la classifica ma non come vorrebbero: anche perché, con la casella delle vittorie ancora a zero, i piani alti diventano impossibili da raggiungere. Nel Girone B i bianconeri non hanno approfittato di un calendario favorevole, lasciando un'enormità di punti per strada: se il KO con la Carrarese ci può stare, quello con la Fermana, l'unico peraltro, non è stato ben digerito dalla piazza. Anche perché finora è arrivata una sola affermazione, sul Rimini, e due pari con Torres e Pontedera, più mine vaganti che big di primo piano. Nel Girone C, infine, l'Avellino è rimasto praticamente ai box: vittoria sofferta sul fanalino di coda Messina, pareggio a occhiali con la neopromossa Gelbison, sconfitte con Pescara, Monopoli e Latina. È innegabile che, sulla carta, la squadra si sia indebolita nel mercato estivo, passato soprattutto a vendere nomi altisonanti separati in casa con la società, ma la rosa attuale non è sicuramente da quindicesimo posto. Urge, insomma, una svegliata.

Notizia bella di giornata: Pasquale Mazzocchi ha vestito per la prima volta la maglia dell'Italia. È vero che il CT Mancini ha fatto debuttare ben 51 giocatori sotto la sua gestione, ma questo è un caso sui generis. Il laterale della Salernitana, infatti, vanta più presenze in Serie C che in Serie A: 50 in Lega Pro, con le maglie di Bellaria Igea Marina, Pro Piacenza, Rimini e Parma, 40 nella massima serie con Venezia e e Salernitana. Partendo dalla retrocessione in Serie D, appena maggiorenne, con il Bellaria, e terminando con la vittoria dei playoff con la maglia dei parmigiani. Partito da attaccante, diventando terzino. Con una rete segnata in terza serie (a Rimini) e una in A (a Salerno). Una favola in piena regola, quella del 27enne napoletano, che ora si gode appieno i sacrifici fatti in giro per l'Italia, a sudare salvezza nei campi periferici dello Stivale.