C'è un giudice a Roma… Altro che diminuire, qui le squadre aumentano: era meglio X e Y, ma se lo Stato fa danni diventa dura

08.08.2022 00:00 di Ivan Cardia Twitter:    vedi letture
C'è un giudice a Roma… Altro che diminuire, qui le squadre aumentano: era meglio X e Y, ma se lo Stato fa danni diventa dura
TMW/TuttoC.com

Gli annali della Serie C sono pieni di curiosità e anche di qualche stramberia. Da quest’anno, possiamo aggiungere al novero degli aneddoti la pronuncia agostana del Consiglio di Stato, che nel mese più caldo dell’anno mette di fatto in ghiaccio l’avvio del campionato. Di quest’ultimo, è praticamente certo il rinvio, anche se la sensazione è che - comprensibilmente - in Lega Pro da giovedì 4 non sappiano che pesci pigliare. Era tutto pronto per i calendari, coi gironi fatti, e qualche polemica già partita, quando l’inedito accoglimento della sospensiva richiesta dal Campobasso ha riportato tutto punto e a capo. Più o meno.

Firmato, il decreto, da un giudice tra i più noti del panorama italiano, il dottor Luciano Barra Caracciolo. In ambienti governativi fino a qualche anno fa, braccio destro di Paolo Savona per brevissimo tempo e poi rimasto in carica come sottosegretario agli Affari Europei nel primo governo Conte, quello gialloverde. Pare che in passato abbia intravisto insospettabili somiglianze tra la bandiera dell’Unione Europea e quella del Terzo Reich. C’è chi nei corridoi delle istituzioni, calcistiche e no, ha anche maliziosamente notato come Campobasso sia stato l’unico comune vinto dai 5stelle nell’ultima tornata elettorale. Noi, lo mettiamo per iscritto chiaramente, non pensiamo in alcun modo che questo abbia alcunché a che fare con una decisione ampiamente motivata e scritta da un magistrato, al di là di alcune prese di posizione più o meno discutibili, con capacità tali da arrivare al vertice della giustizia italiana. Ampiamente motivata, e qui ci riferiamo al rigetto della richiesta della FIGC di anticipare i tempi rispetto al 25 agosto, ma con qualche salto logico: cosa di preciso dovrebbe servire per dimostrare che scoprire tre giorni prima del via quante squadra partecipano a un campionato possa essere un problema?

Misteri, così come misterioso resta a oggi il numero delle partecipanti alla prossima Serie C. Visti i toni dell’ultimo provvedimento, i tifosi del Campobasso hanno a questo punto buoni motivi di sperarci. Chiariamo a chi ha seguito meno la faccenda: se così fosse, si giocherebbe a 61, perché i ripescaggi di Fermana e Torres sono oramai avvenuti e intoccabili. Fantastico, anziché diminuire le squadre qua si vanno ad aumentare. Ci sarebbe, per la verità, il rischio di arrivare a 62, considerato che in ballo c’è anche il ricorso presentato dal Teramo. A tal proposito, alcuni chiarimenti agli amici abruzzesi. Ne abbiamo scritto e parlato meno, semplicemente, perché sin qui il Teramo non ha ottenuto un provvedimento come quello del Campobasso. Inoltre le vicende sono molto diverse e in Abruzzo le speranze sembrerebbero davvero minime, anche se a questo punto mai dire mai. Tornando in Molise, il tenore dei provvedimenti del Consiglio di Stato - soprattutto l’ultimo, che è parso quasi una piccata risposta all’intervista rilasciata da Ghirelli su queste pagine - fa pensare che davvero l’intenzione sia quella di dare ragione al Campobasso. 

Quindi, che si fa? Nulla, si aspetta. Un piccolo grande dramma sportivo e finanziario, perché da qui a fine agosto il girone nel quale dovrebbe finire il Campobasso (ipotizziamo il C) non può muoversi. Dividere calendari e avvio del campionato, facendo partire prima A e B? Non è proprio il massimo, ma può essere una soluzione per contenere i danni: a questo punto è il massimo a cui aspirare. Vedremo come si comporterà la Lega. Qualche rimpianto può esservi per quei due ripescaggi a questo punto frettolosi della FIGC: sarebbe stato meglio avere X e Y. Ma è una riflessione dettata dal senno del poi: non era mai accaduta un’invasione di campo così clamorosa da parte della giustizia statuale, non era mai successo che il Consiglio di Stato concedesse una sospensiva, peraltro dopo quattro grado di giudizio, tra sportivi e amministrativi, tutto a senso unico. Come esempio chi scrive ha citato più volte il caso Vibonese: quella volta addirittura il responso arrivò un campionato dopo. Cosa è cambiato nel frattempo?