Cittadella, così non va: altro che B, così si scende in D. Atalanta, girone indigesto o calendario indigesto?

Turno infrasettimanale che conferma due trend delle ultime settimane, entrambi negativi, entrambi relativi a club del Nord Italia ma inseriti in gironi diversi.
Il Cittadella, retrocesso dalla B e chiamato a un riscatto immediato, finora ci ha capito ben poco. Sarà stata l’assenza decennale dalla Lega Pro o forse un mercato non proprio faraonico. O magari serve tempo visto che in estate è arrivato un nuovo allenatore. Fatto sta che i granata, da big annunciata del torneo, si ritrovano addirittura in zona retrocessione, a dodici punti dalla vetta dopo sole sei giornate. Nelle ultime 4 gare sono arrivati altrettanti KO e non tutti contro avversari impossibili, anzi. Un solo successo, fin qui, e 4 punti totali. Poco, pochissimo. Al punto che il vice di mister Iori, Musso, dopo l’ennesima sconfitta di ieri sera ha detto, senza giri di parole: “Ci mancano fame e anima”.
Rimaniamo al Nord ma scendiamo al Sud. Non è un paradosso, è la stagione dell’Atalanta U23. Per la prima volta nel Girone C e per la prima volta da spauracchio per gli altri a spauracchio per sé. I bergamaschi, infatti, sono in zona retrocessione con gli stessi punti del Cittadella. Ma con una differenza sostanziale. In questo caso, infatti, i bergamaschi hanno avuto un calendario fin qui davvero impossibile, con tre candidate alla B: Benevento, Salernitana e Crotone. Non è una scusa ma una constatazione. I nerazzurri, già da questo weekend, dovranno spiegare se a essere indigesto sia stato il calendario o, più pericolosamente, il nuovo girone.
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