Como-Alessandria, a voi! Tra Padova e Perugia passando per...Caserta. Bari insegna che blasone e nomi non vincono

24.04.2021 00:00 di  Luca Esposito  Twitter:    vedi letture
Como-Alessandria, a voi! Tra Padova e Perugia passando per...Caserta. Bari insegna che blasone e nomi non vincono
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Finale di campionato incandescente in Lega Pro, con tre gironi assolutamente equilibrati e la possibilità di capovolgimenti di fronte al fotofinish come non capitava da tantissimo tempo. Ciò conferma quanto l’incognita Covid abbia condizionato una stagione che, però, tra mille difficoltà volge al termine grazie alla caparbietà e alla determinazione del presidente Francesco Ghirelli. Chiunque prevarrà sulle altre meriterà un applauso a prescindere, perché vincere in epoca di zero incassi, stadi chiusi, pandemia, tamponi continui e gare ravvicinate sarà un’autentica impresa da ricordare nel tempo. Tornado alle classifiche, davvero avvincente il testa a testa Como-Alessandria nel girone A. La fuga dei lariani sembrava ormai inarrestabile, soprattutto dopo il fisiologico calo di Renate e Pro Vercelli che saranno comunque protagoniste nei playoff e meritano grosso rispetto per il lavoro svolto negli ultimi due tornei. I piemontesi, però, sono stati rivitalizzati dalla cura Longo e il prossimo scontro diretto sancirà, seppur non matematicamente, la seconda promossa in cadetteria dopo la super Ternana di Lucarelli che continua a macinare record mostrando una fame di risultati al di fuori del comune.

Nel raggruppamento B, invece, è accaduto l’incredibile. Il Padova sembrava ormai pronto a festeggiare il ritorno in cadetteria dopo la retrocessione del 2019, ancor di più dopo essersi aggiudicato per 1-0 il confronto col Perugia grazie ad un gol di Marco Firenze. Invece la formazione di Mandorlini, allenatore che andrebbe fortemente ridimensionato qualora non riuscisse a vincere con questa corazzata, arranca, non sembra al top fisicamente, subisce qualche espulsione di troppo ed esce da Modena con le ossa rotte. Uno 0-3 secco, che non ammette replica e che dà respiro ad un Perugia che non ha mai mollato, nemmeno quando chiunque si sarebbe concentrato unicamente sugli spareggi. Bravissimo mister Caserta, uno che a Castellammare ha fatto un miracolo con una rosa “normale” e che è retrocesso immeritatamente soltanto a causa dello stop per la pandemia, prima del quale la Juve Stabia era addirittura mina vagante per i playoff serie A. Va dato atto al presidente Santopadre di aver allestito una compagine competitiva, senza badare a spese e rispondendo alle pesanti critiche dell’ambiente con entusiasmo e organizzazione. Riconfermare un allenatore dopo una falsa partenza è anche sinonimo di intelligenza e lungimiranza, bravo Caserta a ripagare in pieno la fiducia. E ora ci sarà davvero da divertirsi, col SudTirol che poteva essere la sorpresa ma si ferma con la Triestina e accantona i sogni di gloria. Gli alabardati, vera delusione del torneo in proporzione ai calciatori acquistati, hanno vinto in precedenza anche col Padova e ciò conferma che i passi falsi contro le “piccole” sono frutto solo di un atteggiamento mentale rivedibile. Nei playoff sarà altra storia. Nel girone C, infine, torna Auteri a Bari e proverà a salvare il salvabile. Il cambio di guida tecnica con un inesperto come Carrera aveva destato mille perplessità e preoccupazioni, purtroppo per i biancorossi l’esonero aleggiava nell’aria da quella sconfitta clamorosa di Terni. L’allenatore dovrà far fronte a tutta la sua esperienza per non chiudere il secondo anno di C da spettatori non paganti. E dalla Puglia arriva un insegnamento anche per piazze di categoria superiore che quasi si scandalizzano per una metà classifica: il calcio è cambiato e ci sono realtà blasonatissime che faticano tra terza serie e dilettantismo. A Bari si pensava ad un triplo salto immediato grazie ai grandi nomi e a De Laurentiis, ma lo sport non è scienza esatta e un altro flop ridimensionerebbe tutto anche in ottica futura. A proposito di tecnici esperti, infine, Braglia ad Avellino sta già lavorando sulla testa dei ragazzi. Il ko con la Vibonese ha destato scalpore, ma ogni girone ha il suo scivolone e il secondo posto non sembra in discussione.