Da Nord a Sud: isolare i violenti! Che torto alla Vibonese, segnato il futuro del Catania. E il Padova attende un super Moro

20.11.2021 00:00 di  Luca Esposito  Twitter:    vedi letture
Da Nord a Sud: isolare i violenti! Che torto alla Vibonese, segnato il futuro del Catania. E il Padova attende un super Moro
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Editoriale di oggi che si apre con la notizia dei tanti Daspo ai tifosi di Padova e Mantova dopo la sfida giocata nelle scorse settimane. Una pagina di cronaca nera, non di sport, che lascia davvero l'amaro in bocca. Si è fatto tanto per riaprire gli stadi, eppure sembra che gli imbecilli stiano trovando terreno fertile dentro e fuori gli impianti sportivi. Bene hanno fatto le forze dell'ordine, encomiabili per le loro celeri e certosine indagini, ad individuare i responsabili, gente che non può macchiare l'immagine di due curve perbene e che hanno soltanto voglia di sostenere i propri beniamini. L'episodio conferma inoltre che, come dice il detto, tutto il mondo è Paese e che gli stupidi sono ovunque, dalla Valle d'Aosta alla Sicilia. Stavolta è accaduto al Nord, giusto avvicinare la lente di ingrandimento e rimarcare quanto pochi sconsiderati possano rovinare una domenica di passione allontanando le famiglie dagli spalti. Sarebbe una sconfitta per tutti. Tornando all'aspetto tecnico, anche in questo caso c'è una vittoria che ha fatto discutere per alcune situazioni quantomeno opinabili. Il Bari non ha bisogno di aiuti da parte delle cosiddette giacchette nere: è la più forte, probabilmente vincerà il campionato dopo due tentativi a vuoto ma nessuno deve farsi condizionare dal blasone e dal grande pubblico del San Nicola. La famosa sudditanza psicologica che, inconsciamente, può giocare un ruolo decisivo. Nello scorso fine settimana l'assistente n. 2 ha fatto un errore clamoroso annullando un gol regolare alla Vibonese. Ma come si fa, era altrove? Il buon Ciampi, al solito attento e preciso, farà bene a tenere in naftalina chi, ovviamente in totale buona fede, condiziona i risultati con sbagli inconcepibili.

In Campania è crisi Paganese. Lo avevamo detto in estate: tanti nomi di spessore e dal curriculum importantissimo, ma calciatori non giovanissimi o che stanno giocando poco a causa di problemi fisici. Mister Grassadonia dovrà assolutamente riprendere la strada giusta, le recenti esperienze poco entusiasmanti in cadetteria richiedono un percorso importante per non vanificare i tanti sacrifici fatti in carriera. Nessuno mette in discussione idee e professionalità, ma nel calcio contano i risultati e Pagani è ambiente che conosce benissimo utile a rilanciarsi dopo aver collezionato il poco edificante record di quattro retrocessioni su quattro dalla B alla C con Salernitana, Pro Vercelli, Foggia e Pescara. Un vero peccato che l'ambiente si stia già raffreddando, soprattutto perchè la tifoseria sognava un campionato di vertice dopo annate quasi in fotocopia, contraddistinte da salvezze rocambolesche. Manca una punta, questo è evidente, e l'assenza di Diop pesa; il ds D'Eboli ha l'esperienza necessaria per individuare la pedina giusta anche in prospettiva futura. Delude anche il Catanzaro: fino a quando durerà la fiducia per mister Calabro? Sembra la stessa situazione di Trieste: dirigenza importante, società prestigiosa, grande piazza, investimenti onerosi, nomi di livello e...classifica deficitaria. L'Avellino non sta brillando, i troppi pareggi collezionati in questo bimestre non consentono di sperare nella promozione diretta ma, al completo, è rosa che può quantomeno qualificarsi ai playoff e poi sfruttare il fattore Partenio. Meglio la Juve Stabia, il Menti si conferma il catino delle vespe pur con il pareggio per 1-1 col Monterosi di mister Menichini. Proprio la società ospite ha lanciato un appello alla piazza, lamentandosi per "gli zero spettatori in trasferta e i dieci in casa". Mai come oggi realtà piccole, ma dignitosissime avrebbero bisogno dell'apporto morale ed economico della gente. Altrimenti non ci si lamenti se passerà la voglia di fare calcio.

Tra le note dolenti c'è anche la questione Catania. A nostro avviso le speranze di sopravvivenza sono appese ad un filo, tanti ex stanno lanciando appelli affinché si provi ad arrivare quantomeno a fine stagione. Ma c'è anche chi rimarca che un club indebitato o non virtuoso non possa avere il medesimo trattamento di chi non sgarra un pagamento. E hanno ragione. A gennaio Moro, giovanissimo dal futuro assicurato, potrebbe rinforzare il Padova e rendere i veneti la squadra da battere nel girone di competenza. Intanto complimenti alla Lega Pro per l'ennesima iniziativa sociale: sposata la campagna per la prevenzione degli incidenti stradali, garantita l'adesione alla Giornata della Memoria con piccoli gesti simbolici in tutti gli stadi italiani. Chiudiamo con le condoglianze al tecnico del Messina Ezio Capuano che, martedì scorso, ha perso la cara mamma.