Fra rate pagate o forse no, sfratto dallo stadio e penalizzazioni. In casa Rimini la situazione è sempre più seria

Fra rate pagate o forse no, sfratto dallo stadio e penalizzazioni. In casa Rimini la situazione è sempre più seriaTMW/TuttoC.com
Oggi alle 00:00Il Punto
di Tommaso Maschio

Sfratto dallo stadio, allenamenti saltati, undici punti di penalizzazione (e 5mila euro di ammenda), ex dirigenti inibiti e nuovi dirigenti che annunciano di aver effettuato i pagamenti – seppur con qualche errore – chiedendo di far allenare la squadra in vista delle prossime gare ufficiali e aprono a una nuova cessione del club. A Rimini la giornata appena passata non è stata di certo fra le migliori, nonostante ormai da mesi la situazione sia quella di chi cammina sul filo del rasoio cercando di non tagliarsi anzitempo e in qualche modo arrivare fino in fondo a una stagione già compromessa in partenza.

I fatti: ieri la squadra di mister Braglia non si è potuta allenare visto che al loro arrivo allo stadio ha trovato le porte sbarrate dall’amministrazione che non ha concesso l’autorizzazione a giocatori e staff. Il tutto nonostante la proprietà abbia pagato la rata, seppur senza richiedere l’utilizzo dell’impianto. Per questo motivo è tornata a farsi sentire la proprietà attraverso una nota di Giusy Anna Scarcella che ha spiegato di aver pagato la retta seppur con un ‘errore umano’ di date (è stata pagata la scadenza del 1° settembre anziché quella del 1° agosto) e chiesto al sindaco di riaprire le porte del Neri per permettere alla squadra di preparare le prossime gare. La numero uno biancorossa ha poi spigato di essere “disponibile a cedere le quote al Comune stesso o a terzi indicati dal Sindaco, ovviamente rifondendo tutto quanto sborsato sino ad oggi sia da Building Company che dalla sig.ra Scarcella a titolo personale”.

Un contenzioso che probabilmente darà vita a un braccio di ferro fra le parti che sicuramente non aiuta la squadra a dover affrontare un cammino ancora più complicato di quanto già non fosse. Il Tribunale Federale Nazionale ha infatti inflitto 11 punti di penalizzazione ai romagnoli per le inadempienze amministrative dello scorso luglio (con il rischio che ne arrivino altre per le scadenze successive) che hanno fatto precipitare in classifica i biancorossi a -10. Senza mercato, con una situazione ambientale tutt’altro che serena, una dirigenza che ancora non è stata presentata e una proprietà sempre più invisa anche alle istituzioni serve più che un miracolo per evitare la retrocessione Serie D. Che forse, allo stato attuale, sarebbe la prospettiva più rosea di una situazione che giorno dopo giorno si fa sempre più difficile. Vorrebbe infatti dire che il Rimini ha concluso la stagione. E di questi tempi non è poco.