GLI AZZURRI SONO IN RITIRO A FORMENTERA, LE AZZURRE AL MONDIALE: IL CALCIO CAMBIA, E LE DONNE FANNO LA VOCE GROSSA. LA PISTOIESE INSEGNA

Nata nello stesso anno dei "Simpson", pensando che questo non sia un caso.
Collaboratrice di TuttoC.com e TuttoMercatoWeb.com, se capita anche in radio e tv. Appassionata di calcio, quello vero.
14.06.2018 00:00 di Claudia Marrone Twitter:    vedi letture
GLI AZZURRI SONO IN RITIRO A FORMENTERA, LE AZZURRE AL MONDIALE: IL CALCIO CAMBIA, E LE DONNE FANNO LA VOCE GROSSA. LA PISTOIESE INSEGNA

La settimana delle grandi novità. La stagione 2017-2018 sta per andare ufficialmente in archivio, sabato saranno delineati definitivamente i campionati della prossima stagione – si giocheranno le finali playoff di Serie B e Serie C -, questo pomeriggio inizieranno i mondiali con “gli azzurri in ritiro a Formentera” (parafrasando la simpatica canzone estiva di J-Ax e Fedez), si inizierà presto a parlare del calciomercato tanto atteso e che prenderà ufficialmente il via il 1 luglio ma prima si dovrà capire quali saranno le squadre che al 30 giugno potranno presentare regolare domanda di iscrizione, se ci sarà qualche squadra B e come questa inciderà nel computo del campionato: volente o nolente la Lega ha disposto ufficialmente di questa eventualità, ci sarà un adattamento del sistema calcio ma i bilanci si potranno tracciare solo nel lungo termine.
Si parla poi tanto della vicenda legata alla fusione Bassano-Vicenza, ma alzo le mani, posso solo rimettermi a quanto dichiarato da Stefano Rosso: nella breve sostanza, la nuova squadra nascerà sulle ceneri del Vicenza, ma la famiglia Diesel continuerà a investire nel settore giovanile del Bassano. Leggendo qua e la, sembrava che il lavoro della nuova proprietà procedesse con qualche intoppo, tipo quello che ha visto la curatela fallimentare commettere un errore nella procedura di licenziamento dei dipendenti biancorossi, visto che l'iter è stato portato avanti a livello individuale nonostante la formula corretta prevedesse il licenziamento collettivo dopo un accordo sindacale: ammetto però una certa ignoranza a livello giuridico, tutto ciò che è stretto e rigido regolamento cozza eccessivamente con la mia estrosità e la voglia di “vederla sempre a modo mio” (consapevole ma mai arresa al fatto che il grigio, tra le sfumature della vita, non è sempre possibile), per cui, per evitare eventuali risentimenti delle parti in causa che potrebbero magari sentirsi eccessivamente suscettibili anche a una piccola dose di ironia o a commenti reputati fuoriluogo...taccio! Anche se magari lezioni di economia, diritto e, perché no!, giornalismo, le prendo volentieri: si può e si deve sempre migliorare nella vita.

A ogni modo, sono queste le tematiche delle quali si è abbondantemente parlato, come sempre a discapito di altre situazioni che invece potrebbero essere un'evoluzione del sistema calcio, e a tal proposito voglio riagganciarmi a un editoriale di qualche tempo fa, dove già affrontai il tema della donna nel calcio. Un mondo, quello pallonaro, che, al netto di retaggi culturali che stanno per fortuna sparendo, è sempre troppo maschile, perché alla fine le donne sono quasi sempre alla pari dei colleghi del sesso opposto: e il “quasi” è il problema. Il trattamento alla fine dovrebbe sempre essere lo stesso, la parità dei sessi sta nell'esser trattati alla stessa maniera, sia essa educata o poco educata...saranno poi i maleducati a fare i conti con il loro essere, ma questo è un altro aspetto.
Emblema di quel “quasi” è Wanda Nara, la chiacchieratissima moglie e agente di Mauro Icardi, attaccante dell'Inter: un personaggio social, la Nara, ed è questo il primo ostacolo che fa storcere il naso a tanti. Foto spesso seducenti e poco vestite, ma vien da chiedersi il perché di tanto scandalo: nel 2018 le persone vanno ancora giudicate per quello che fanno nel loro privato? Direi di no, anche se i social hanno ormai alterato il concetto di vita privata e vita pubblica: a ogni modo, sul suo, ognuno faccia cosa vuole. Anche perché attenzione: sono proprio i social che hanno trasformato Wanda Nara in imprenditrice di sé stessa e del marito. Anche con una semplice foto del suo bel lato B ha alle volte lanciato messaggi subliminali per il calciomercato – no, non è ironia -, situazioni che hanno scatenato chiacchiericcio, quello utile per smuovere le acque: bene o male purché se ne parli, diceva Oscar Wilde, e questo la manager in carriera lo ha capito. Non pensate che queste figure di spicco usino i social senza criterio, li usano in favor proprio, non certo per far semplicemente vedere ai followers dove sono in vacanza. Anzi, il follower è probabilmente “usato” per un proprio tornaconto.
Stupidità? Assolutamente no, intelligenza. Tanta. Niente da invidiare a Mino Raiola insomma.



Ma non ci sono solo le imprenditrici, e nella settimana dei mondiali calza proprio a pennello il discorso legato alla Nazionale Femminile: in quanti sanno che le azzurre hanno conquistato il Mondiale del 2019? Loro in ritiro a Formentera non sono andate, loro hanno onorato la maglia. Ma se ne parla poco, troppo poco, l'eco mediatica è già finita. Ammetto che anche io, prima di lavorare gomito a gomito con il mio collega Tommaso Maschio, di questo mondo sapevo poco e niente, ma poi la curiosità mi ha portato a sbirciare il suo pc mentre in redazione guardava le partite della Nazionale “rosa” azzurra, di leggere i suoi articoli, di seguire – anche tramite social! - le sue trasferte dietro la Nazionale: un mondo nuovo, bello, vero, che meriterebbe sicuramente più attenzione. Probabilmente anche la passione che il collega ci ha messo ha reso tutto più interessante, ma vi invito ad andare comunque a leggere i suoi pezzi su tuttomercatoweb.com in merito a questo.

Del resto la squadra femminile è adesso obbligatoria anche per i club di Serie C, ma è il concetto di obbligo a essere sbagliato: così facendo non le si da valore, quando invece questa dovrebbe essere un'aggiunta di spessore. Unico virtuosismo, la Pistoiese, che della CF arancione ne ha fatto un grande vanto, con l'ufficio stampa che puntualmente aggiorna sugli sviluppi del campionato femminile, sia attraverso i social che il sito ufficiale. Mi perdoneranno altri club se adottano il medesimo sistema dei toscani, anzi, li invito a contattarmi per potermi aprire alle loro nuove realtà.
Perché se la Serie C deve essere la categoria delle innovazioni, delle sperimentazioni e dello sviluppo, è giusto che si guardi anche all'aspetto femminile.
Il mondo sta cambiando, stiamo al suo passo...