I problemi allo 'Iacovone' dimostrano ancora una volta quanto è schifosa la situazione degli stadi in Italia

29.09.2023 00:00 di  Luca Bargellini  Twitter:    vedi letture
I problemi allo 'Iacovone' dimostrano ancora una volta quanto è schifosa la situazione degli stadi in Italia

Faccio subito una premessa, onde evitare che a qualcuno dei lettori di questo sito si drizzino i peli sul collo. Il rinnovamento degli impianti sportivi, calcistici o no, non è e non può essere la priorità di un Paese. Sia che si tratti di Italia o di un altro Stato a vostra scelta. Ci sono necessità più importanti a cui prestare attenzione. Dalla sanità, all’istruzione etc etc.

Detto questo quanto accaduto allo ‘Iacovone’ di Taranto, stadio divenuto inagibile a causa di un’incendio scoppiato durante il match fra i padroni di casa e il Foggia, ha riportato al centro della scena la drammatica situazione in cui versano gli impianti del nostro paese. Questo perché uno stadio ‘fuori gioco’ ha creato un problema sistemico a tutta la Serie C. Oltre al Taranto in quell’impianto gioca, quest’anno, anche il Brindisi, club neopromossa che ha chiesto di utilizzarlo per l’inadeguatezza della propria struttura ai parametri del calcio professionistico. Taranto e Brindisi sono, dunque, divenuti due club ‘nomadi’ nelle ultime settimane. Quotidianamente alla ricerca di una nuova casa dove disputare le gare interne.

Una situazione, questa, sinceramente difficilmente comprensibile per un campionato professionistico. E anche impossibile da immaginare in proiezione futura. Come vi abbiamo già raccontato nel mese di giugno (leggi qui) ci sono anche società che sono state costrette a scegliere in pianta stabile impianti lontani centinaia di chilometri dalla propria sede per giocare il campionato oggi in corso.



E tutto questo, al di là delle leggi attuali che TEORICAMENTE dovrebbero incentivare la costruzione di nuovi stadi di proprietà, passa quasi del tutto sotto silenzio. Nel disinteresse di quella parte di Governo che dovrebbe occuparsene. Perché ho detto che la legge sugli stadi dovrebbe aiutare ma lo fa solo in linea teorica le società? Beh, è semplice. Quanti società negli ultimi 20 anni hanno costruito uno stadio di proprietà? Poche. Anzi, pochissime. E tutte in Serie A o, al massimo, in Serie B. Nella terza serie, invece, siamo quasi totalmente fermi al palo.

Tutto questo, però, mentre ci si lamenta delle strutture. Si minaccia le società di sconfitte a tavolino se non trovano la soluzione e i botteghini hanno sempre meno introiti a causa della riduzione della capienza degli impianti per inagibilità.

Tutto bello. Tutto bellissimo. Poi al primo incidente, perché tanto purtroppo capiterà, ci sarà la solita fila di personalità pronte a cospargersi il capo di cenere Senza però che nessuno cambi. Uno schifo. Il solito schifo all’Italiana.