Il diario di una giornata nera. Fra TAR, Consiglio Federale e Gravina che dà nuovo ossigeno al nemico N°1 delle seconde squadre, cosa farà la Lega Pro adesso?

29.07.2022 00:00 di Luca Bargellini Twitter:    vedi letture
Il diario di una giornata nera. Fra TAR, Consiglio Federale e Gravina che dà nuovo ossigeno al nemico N°1 delle seconde squadre, cosa farà la Lega Pro adesso?

Quella appena conclusa non è stata certamente una bella giornata per la nostra e vostra Lega Pro. Il Consiglio Federale andato in scena negli uffici di Roma della FIGC ha partorito notizie negative, sia nel breve che nel lungo periodo. Andiamo con ordine.

La prima presa di posizione della Federazione è quella legata alla sospensione della compilazione dei gironi della Serie C 2022/2023 dopo la decisione del TAR del Lazio a supporto di Campobasso e Teramo, le due società estromesse dalla terza serie dopo le irregolarità evidenziate in sede di domanda d'iscrizione. Questo ha comportato lo slittamento sia nella creazione dei gironi al 2 agosto (salvo sorprese) sia nella compilazione dei calendari (il 5 a Roma). L'unica buona notizia riguarda l'ufficializzazione di Fermana e Torres come società ripescate qualora l'estromissione delle due società prima citate dovesse essere nuovamente confermate.



L'altra bega per gli uomini di Via Jacopo da Diacceto riguarda, invece, proprio i gironi. Come ho avuto modo di scrivere nel pomeriggio su TuttoMercatoWeb. com alcune società avrebbero palesato il proprio disappunto per la papabile composizione dei gironi emersa nelle ultime ore (seppur in modo ufficioso). A tal proposito pare che il Piacenza abbia fatto una richiesta 'informale' di essere inserito nel Girone B al posto dell'Alessandria che, a termini di regolamento, con l'attuale composizione del campionato avrebbe dovuto abbandonare il Girone A per scendere in quello del centro-Italia. Alla base di questa richiesta ci sarebbe una motivazione decisamente semplice: la volontà di giocare tutti i derby a disposizione con le squadre emiliane e romagnole (notoriamente i match con il più alto seguito di pubblico). Volontà, questa, che si ritrova anche all'interno della dirigenza della stessa Alessandria e che è anche ampiamente condivisibile da chi vi scrive. Immaginatevi una Serie A con Milan e Inter, oppure Roma e Lazio separate? O una Premier League con Arsenal e Chelsea impossibilitate a sfidarsi nel più bello fra i derby londinesi? O anche, giusto per rimanere nelle nostre aree di competenza, Ternana e Perugia separate (cosa per altro accaduta davvero) fra due gironi diversi della Serie C? Cose sinceramente con poco senso anche di fronte a qualsiasi regolamento sportivo.

Infine la tegola forse più dura anche se slegata dalla mera attualità. Il Consiglio Federale ha, infatti, sancito una proroga alla risoluzione delle multiproprietà fra club al campionato 2028/2029 schierandosi dalla parte della famiglia De Laurentiis, proprietaria di Napoli e Bari. Cosa c'entra, dunque, la Serie C? In primis perché Hellas Verona e Mantova condividono la medesima proprietà (vedi Maurizio Setti) e poi perché per la stessa dirigenza della Lega Pro le multiproprietà sono state il motivo per il quale il progetto seconde squadre non è mai decollato.
Detto e ribadito che nuove multiproprietà non sono comunque creabili dagli uffici capitolini della FIGC arriva il messaggio che di fronte a questioni di carattere economico anche i progetto a lungo sbandierati e incensati passano in secondo piano. O forse in terzo o in quarto visto che nei quattro anni di vita della norma che ha dato vita alle 'squadre B' si registra solo la nascita della Juventus Under23.

Ennesimo capitolo iscrizioni, società sul piede di guerra e la FIGC che per vie traverse manda un messaggio contro le seconde squadre, cosa manca ancora? Sinceramente qualche domanda me la porrei.