Il grande successo degli Italian Sport Awards. Caso Salerno agita Bari: ma è giusto vietare le multiproprietà? Capuano paga per tutti

18.12.2021 00:00 di Luca Esposito Twitter:    vedi letture
Il grande successo degli Italian Sport Awards. Caso Salerno agita Bari: ma è giusto vietare le multiproprietà? Capuano paga per tutti
TMW/TuttoC.com
© foto di TuttoSalernitana.com

Editoriale di oggi che si apre con un focus sugli Italian Sport Awards, manifestazione di livello nazionale tenutasi lunedì scorso a Castellammare di Stabia in presenza di autorevoli personaggi del mondo sportivo, giornalistico e dello spettacolo. Gli organizzatori hanno inteso premiare società, calciatori, arbitri, dirigenti e allenatori che si sono distinti in questo 2021 molto intenso e ricco di soddisfazioni e, con orgoglio, anche la nostra redazione ha avuto un riconoscimento per il servizio che offriamo quotidianamente a migliaia e migliaia di lettori e per la volontà di dare uno spazio a realtà anche non di grandissimo blasone, ma che meritano rispetto e massima considerazione. Due anni fa, nella stessa location, si ritrovarono in centinaia a mai nessuno avrebbe immaginato che, a distanza di poco tempo, ci si sarebbe ritrovati chiusi in casa, senza campionati e con mascherine, tamponi e distanziamento. Lunedì scorso è come se si fosse chiuso un cerchio, un'aria di normalità di cui tutti avevamo assolutamente bisogno. Sul palco abbiamo visto sfilare molti giovani talenti che, in Lega Pro, stanno facendo la differenza, accompagnati da dirigenti e imprenditori che stanno investendo in tempi di crisi economica: meritano tutti indistintamente un elogio. Tra i più acclamati della serata c'è stato l'ex tecnico della Salernitana Fabrizio Castori, cui storia è un esempio per tanti ragazzi che sognano di fare carriera. Lui è partito dalla terza categoria, ha guadagnato il professionismo sul campo e, tra una iniziativa benefica e l'altra, si è ritrovato a San Siro guidando una matricola come il Carpi prima di vincere a Salerno in uno stadio chiuso al pubblico e tra lo scetticismo della piazza. Lui che prese il Covid e guarì proprio il giorno prima della gara promozione col Pescara. Una favola che meritava di essere raccontata.

Tornando all'attualità, al netto dei cronici errori sparsi su tutti i campi arriva una bella soddisfazione per il mondo arbitrale. Il presidente Francesco Ghirelli, a nome dell'intera Lega Pro, ha inteso premiare l'arbitro Maria Sole Ferrieri Caputi di Livorno che, in questa settimana, è entrata ufficialmente nella storia per essere stata la prima donna a dirigere un match che vedeva impegnata una squadra di serie A. L'Italia è un paese strano, a volte ci si sorprende e ci si emoziona per cose che dovrebbero essere del tutto normali. Ma questo è comunque un primo passo verso un processo di crescita che deve consentire di abbattere ogni barriera e forma di discriminazione. Ma sono state tante le iniziative da brividi che riconciliano con i veri valori dello sport. Complimenti all'intera società del Picerno: la visita al Villaggio di Babbo Natale consente a tanti piccoli e alle loro famiglie di ritrovare un sorriso e trascorrere delle festività più serene. Ma tante realtà della terza serie, assieme alle loro tifoserie, si attiveranno in questi giorni per esprimere affetto e sostegno a chi, purtroppo, è meno fortunato di noi. Brava anche l'Entella che, da sempre vicina al territorio e alle sue difficoltà, ha sposato la campagna per il vaccino anti Covid regalando un biglietto per tutti coloro che aderiranno.

Tornando all'aspetto meramente tecnico, finisce 0-0 il big match tra Padova e SudTirol. Gli ospiti hanno fornito una prova di forza in un campo duro per tutti, ormai non possono più nascondersi e saranno autorevole candidata fino alla fine per il salto diretto. Nel girone B prosegue la marcia trionfale del Modena, trascinato da un Azzi super ma messo in difficoltà dal Gubbio di mister Torrente, allenatore di cui si parla poco ma che sta facendo ottime cose alla guida degli umbri. L'Entella è troppo altalenante, al pari del Pescara, per ambire a qualcosa oltre i playoff. Nel raggruppamento C ecco che arriva l'esonero del vulcanico tecnico Ezio Capuano, licenziato dalla società dopo aver preso cinque gol a Torre del Greco a cospetto di una Turris semplicemente perfetta. A nostro avviso, per il suo palmares, ha forse  scelto in modo un po' frettoloso preso dalla grande voglia di tornare in pista sottovalutando lo status di crisi dei peloritani. Del resto se Lo Monaco è andato via e Sullo ha rifiutato di tornare anche a costo di perderci dei soldi un motivo ci sarà. Il blasone non basta per disputare grossi campionati, il calcio insegna che il passaggio da dilettantismo a professionismo è un dramma e non una festa se non ci sono i mezzi per attrezzare una rosa all'altezza. Che poi alcuni tesserati come Milinkovic abbiano avuto una caduta di stile, sfociata nella pubblicazione di alcuni messaggi di dubbio gusto, è un altro discorso e ciò conferma l'anarchia che si vive in questo momento. Il Bari viaggia sempre più verso la serie B e si porrà un bel problema rispetto al tema multiproprietà.  A Salerno sta succedendo di tutto, con lo spettro fallimento e la possibile proroga che farebbe arrabbiare molte società condannando i granata a retrocessione certa. Ma siamo certi che in questo calcio in crisi, con club che hanno miliardi di debiti e plusvalenze a quanto pare fittizie, si debba escludere un imprenditore che ha forza economica solo perchè un altro presidente gli è parente di terzo o quarto grado? Seguiremo la battaglia del Bari per capire, una volta per tutte, se la giustizia ordinaria ribalterà quanto stabilito in sede sportiva.