IL LATO AMBIVALENTE DEL CAMPIONATO. PLAYOUT, SOLO PER CHI ARRIVA A PARI PUNTI; PLAYOFF, CRESCE L'ATTESA PER LE BIG DOPO IL LUNGO RIPOSO

Classe 1975, ex attaccante col vizietto del giornalismo. In carriera ha vestito, a suon di gol, le maglie di Pisa, Ascoli, Reggina, Napoli e Lecco.
29.05.2018 00:00 di Gianluca Savoldi   vedi letture
IL LATO AMBIVALENTE DEL CAMPIONATO. PLAYOUT, SOLO PER CHI ARRIVA A PARI PUNTI; PLAYOFF, CRESCE L'ATTESA PER LE BIG DOPO IL LUNGO RIPOSO
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Il verdetto per ciò che riguarda le retrocessioni è completo. Gavorrano, Santarcangelo, Racing Fondi si aggiungono a Prato e Akragas, che avevano salutato la Serie C a termine della regular season, a differenza delle altre che hanno dovuto disputare i playout.



Quello della Paganese è l’unico caso in cui il verdetto coincide con quello della classifica e questo è uno dei motivi per cui gli spareggi li farei solo per le squadre arrivate a pari punti. Essere forti in primavera conta sempre di più di essere forti. Per quanto espresso nel confronto diretto, Vicenza e Paganese hanno meritato ampiamente la salvezza mentre il Cuneo ha sofferto più di tutte per portare a casa il risultato. Il Gavorrano ha avuto infatti diverse occasioni ma sono stati molto bravi Viali & C. a non perdere la testa. Il Vicenza ha rischiato solo per qualche secondo sul finale quando ha subito il pareggio dopo aver fallito più occasioni tra cui un rigore per chiudere la gara. Probabilmente gli uomini di Nicola Zanini stavano già festeggiando, fatto sta che il fischio finale è arrivato poco dopo la ripresa del gioco. Il Santarcangelo non si è mai reso pericoloso e sempre troppo in difficoltà a fronteggiare le iniziative degli attaccanti del Vicenza, in particolare Giacomelli ha fatto quello che ha voluto. La Paganese aveva un Cesaretti in più, l’ho già detto e lo ripeto, oltre al fatto che “passare” a Pagani è sempre un’impresa, in uno spareggio ancor di più. 

Nel caso degli infiniti playoff della nostra Serie C, rispetto ai quali l’NBA (ormai) ci fa un baffo, sta avanzando chi ci crede di più, a prova del fatto che le gambe senza testa non si muovono, mai. É il caso del Cosenza, squadra tostissima da affrontare ora come ora e che si trova davanti la Sambenedettese per una sfida di altri tempi…Sono proprio curioso di vedere all’opera le ultime teste di serie (in ordine di tempo ma prime in ordine di importanza) che entrano in gioco dopo circa 25 giorni senza giocare gare ufficiali. Si rivelerà uno svantaggio?