IL PROTAGONISTA DELLA SETTIMANA - DAL MIRACOLO IMOLESE ALLA B COL VENEZIA, DIONISI NON SI PONE LIMITI

07.07.2019 00:00 di Marco Pieracci   vedi letture
Alessio Dionisi
TMW/TuttoC.com
Alessio Dionisi
© foto di Sinisa Erakovic/Foto Olimpia

Con l'Imolese ha scritto una pagina di storia meritando sul campo il salto di categoria. Alessio Dionisi, 39 anni, tecnico della rivelazione emiliana, che al primo passaggio tra i professionisti è stata eliminata dal Piacenza ai quarti di finale dei playoff dopo aver concluso la regular season con un sorprendente terzo posto, è da pochi giorni il nuovo allenatore del Venezia: "Sono estremamente orgoglioso e felice di essere qua - ha dichiarato nella conferenza stampa di presentazione venerdì - è un punto di arrivo ma anche di partenza. Non vedo l'ora di iniziare. La presentazione è importante, ma non vedo l'ora di andare sul campo. Poi vedremo dove saremo bravi ad arrivare". 

La mancata iscrizione del Palermo ha restituito ai lagunari quella Serie B persa ai calci di rigore nello scontro playout con la Salernitana e nel momento di decidere a chi affidare la panchina il club di Joe Tacopina non ha avuto esitazioni pagando la clausola di rescissione (150mila euro) per puntare su questo profilo emergente, capace con la sua Imolese di unire risultati a un gioco spumeggiante. A chi si chiede se tale modello sia esportabile anche in una realtà differente Dionisi ha risposto così: "Non ci sono modelli esportabili, ma una idea che va trasmessa. Non sono qua per fare l'Imolese-2. Devo ricordare da dove sono partito e devo essere adeguato a dove sono arrivato, dimostrando di essere all'altezza di questa società e trasmettendo ciò in cui credo. Su cosa punterò? Non voglio speculare sul risultato, affronteremo un campionato difficile dove cercheremo di essere protagonisti. L'obiettivo deve essere a breve termine, settimanale".

La vetrina del campionato cadetto rappresenta il punto di approdo naturale per Dionisi. Così come del resto per tanti altri tecnici messisi in luce nell'ultimo anno: basti pensare a quanto di buono sono riusciti a fare Luca D'Angelo con il Pisa e Vincenzo Italiano con il Trapani. Ma non solo, visto che in C hanno pescato anche Ascoli (Zanetti) e Chievo Verona (Marcolini), senza considerare la conferma di Fabio Caserta alla Juve Stabia. Insomma, la terza serie si conferma una vera e propria palestra per la formazione dei mister del futuro.