IL PROTAGONISTA DELLA SETTIMANA - DALLO SCETTICISMO GENERALE ALLE LACRIME: CAPUANO SALUTA AVELLINO DOPO NOVE MESI VISSUTI INTENSAMENTE

12.07.2020 00:00 di Marco Pieracci   vedi letture
IL PROTAGONISTA DELLA SETTIMANA -  DALLO SCETTICISMO GENERALE ALLE LACRIME: CAPUANO SALUTA AVELLINO DOPO NOVE MESI VISSUTI INTENSAMENTE

C'eravamo tanto amati. La storia d'amore tra Ezio Capuano e l'Avellino è già arrivata al capolinea. Dopo nove mesi il club irpino ha ufficializzato il divorzio col tecnico, al termine di una stagione turbolenta sul fronte societario dove è stata conquistata con largo anticipo una salvezza inizialmente non scontata e si sono gettate le basi per un campionato più ambizioso grazie all'ingresso della nuova proprietà che ha ringraziato Capuano per l'eccellente lavoro svolto, ma ha deciso di voltare pagina. Scelta legittima, evidentemente non basata sui risultati del campo. Quando il mister campano è approdato in biancoverde, tra lo scetticismo generale della piazza, in pochi avrebbero scommesso su un cammino così tranquillo, impreziosito dalla partecipazione ai playoff dove è arrivata l'eliminazione contro la Ternana, per il peggior posizionamento in classifica durante la regular season. D'Agostino ha deciso di cambiare a causa di alcune divergenze e probabilmente visioni differenti sulla squadra da costruire. Per la sua sostituzione è lotta a due tra Gaetano Auteri e Piero Braglia.

Capuano se ne va a testa alta senza sbattere la porta ma non nascondendo tutta la propria delusione per l'interruzione del rapporto: "Grazie a voi tutti - ha scritto congedandosi dal popolo avellinese - grazie per tutto quello che mi avete mostrato in questi mesi. Non nascondo che mi sono vergognato quando i miei figli mi hanno visto piangere. Purtroppo i sentimenti non si trattengono sono un misto di delusione e di soddisfazione. La delusione per quello che ho fatto per questa maglia i sacrifici ma soprattutto il rispetto che le ho fatto portare su tutti i campi. Le lacrime nel leggere tutte le parole belle nei miei confronti. Tutti i miei sacrifici oggi però hanno avuto un senso. Oggi ho stravinto il mio campionato sono arrivato odiato e vado via amato. Dopo 20 anni coronavo un sogno quello di allenare l’Avellino. Io orgoglioso di esserlo stato, fiero di non essermi mai piegato, illimitatamente dignitoso di avervi fatto rispettare. Vi amo forza lupi”.