IL PROTAGONISTA DELLA SETTIMANA - IL RITORNO DELLO SPECIAL ONE DI FLORIDIA: A CATANZARO VA IN SCENA L'AUTERI BIS

26.01.2020 00:00 di Marco Pieracci   vedi letture
Gaetano Auteri
TMW/TuttoC.com
Gaetano Auteri
© foto di Andrea Rosito

12 punti in 16 partite e un distacco dal primo posto quasi triplicato in tre mesi: da 7 a 20. La cura Grassadonia non si è rilevata quella giusta per guarire il Catanzaro e così la società calabrese ha deciso di tornare sui propri passi sollevando dall'incarico l'ex tecnico del Foggia, per il quale è stata fatale la doppia sconfitta con Monopoli e Teramo, richiamando in panchina Gaetano Auteri. Una scelta per certi versi sorprendente visto che la separazione non era stata indolore e i rapporti col Ds Logiudice non proprio ottimali. Il mister di Floridia ritrova un Catanzaro diverso, profondamente rinnovato in questa sessione invernale dall'uomo mercato giallorosso e ora avrà il compito tutt'altro che semplice di amalgamare i tanti volti nuovi facendogli recepire la sua idea di calcio. Le motivazioni però sono tante e le parole pronunciate nella conferenza stampa di presentazione della gara di oggi con la Sicula Leonzio la dicono lunga sulla sua voglia di rivalsa. 

"E' passato un po' di tempo, tante cose sono cambiate. La classifica lascia il tempo che trova. Questa squadra è cambiata, ho trovato un gruppo un po' giù e non vorrei quest'aria coinvolgesse anche i nuovi. Dobbiamo resettare tutto. Penso che questa squadra sia forte, malgrado in estate non siamo stati bravi nella costruzione della squadra. Il problema è che prima c'era molto più tempo, ora no. C'è tanto distacco da alcune posizioni che adesso sono difficilmente raggiungibili. Questa squadra è forte tanto quanto quella di prima. C'è bisogno di lavorare tutti insieme, ne sono convinto. Questo è un gruppo buono che ha bisogno di sostegno, criteri e una guida: sono qui per questo. Dopo aver definito alcune cose, per una notte non ho chiuso occhio. Non ero sicuro, poi però abbiamo chiarito ed è prevalso l'entusiasmo verso il mio lavoro e una maglia che mi sento cucito addosso. De Andrè diceva che dal letame nascono i fiori, magari da un rapporto deteriorato possono nascere nuove spinte. Sono un po' emozionato. L'interesse è quello di far ritornare questa squadra a quello che può fare, partita dopo partita ritorniamo all'atteggiamento giusto. L'accoglienza dei tifosi? E' stata una sorpresa. Siamo rimasti due ore dentro lo spogliatoio, ho fatto dei colloqui con tutti. Non ho l'abitudine di chiedere, non ho mai fatto telefonate e nemmeno i miei ex calciatori mi hanno chiamato per dirmi dei metodi di lavoro in questi tre mesi. C'è stata grande disponibilità da parte di tutti. Non mi piacciono gli elogi, mi imbarazzano anche se mi fanno piacere. Nostro dovere è far tornare la gente allo stadio".