Il Re è morto, lunga vita al Re! Ecco come è stato permesso alle multiproprietà di rimanere in vita. Riforma: la B vuole dimezzare le retrocessioni in Lega Pro

29.10.2021 00:00 di  Luca Bargellini  Twitter:    vedi letture
Il Re è morto, lunga vita al Re! Ecco come è stato permesso alle multiproprietà di rimanere in vita. Riforma: la B vuole dimezzare le retrocessioni in Lega Pro

E’ tempo di rivelazioni in Lega Pro. Rivelazioni che possono dare una nuova luce al presente al futuro. Rivelazioni che possono cambiare la percezione delle cose in Via Jacopo da Diacceto. Quali sono queste rivelazioni? Eccole!

RIFORMA -  La prima riguarda la bozza di proposta di riforma che la Lega di Serie B ha accettato all’unanimità nei giorni scorsi da parte della FIGC. Un’ipotesi che, come raccontato dal presidente del Lecce Saverio Sticchi Damiani a TMW, prevede sia il mantenimento del numero attuale di club che quello delle promozioni verso la Serie A, a fronte, però, di una diversa formula per le retrocessioni. Dalle quattro odierne, infatti, la Lega capitanata da Mauro Balata avrebbe detto sì (e sarebbe stato strano il contrario) al passaggio a due sole discese verso la Serie C. O meglio verso la C élite che nascerà nel prossimo futuro. La proposta in questione, però, non è stata ovviamente accolta con piacere da nessuno in Lega Pro, prime fra tutte dalle 60 società partecipanti che vedono ridotte del 50% le possibilità di salire di categoria e, al tempo stesso, non hanno visto arrivare dalle serie maggiori nessuna apertura alle richieste di una maggiore mutualità a sostegno del calcio di terza serie. E come nella migliore delle trattative: se tu non dai qualcosa a me, io non do qualcosa a te.



ANCORA TU? - La seconda rivelazione, che per un certo verso può sembrar irrilevante, riguarda le multiproprietà. La FIGC, nelle scorse settimane le ha messe al bando, avvisando le proprietà attualmente impegnate su più piazze di aver tempo fino alla stagione 2024/2025 per decidere quale di queste mantenere e quale lasciare. In realtà, però, tutto questo è vero solo in parte, perché la nuova normativa impedisce ad una proprietà di detenere più di un club PROFESSIONISTICO. Nessun rimando, invece, è stato fatto al mondo dei Dilettanti. Ed è qui che “casca l’asino”. A Teramo due giorni fa il presidente Franco Iachini ha dato il benvenuto all’azienda che diverrà l’azionista principale del club abruzzese: la Emgat Italy SpA, società che opera nel campo dell'edilizia. Al timone di quest’ultima ci sono i fratelli Mario e Davide Ciaccia che non sono assolutamente dei neofiti nel mondo del calcio dato che sono attualmente i proprietari dell’Atletico Fiuggi, formazione laziale oggi in vetta al Girone F della Serie D. Riassumendo: una azienda può avere più club di calcio, basta che solo uno di questi sia iscritto ai campionati professionistici. Un’eccezione che servirà a poco alle società delle serie superiori? Può essere, ma intanto concedere alle multiproprietà di sopravvivere nonostante la guerra totale fatta dal palazzo a questo tema. E ci sarebbe da chiedersi il perché.

Due temi, questi, più che mai d'attualità. Come solo le rivelazioni importanti sanno essere. La risposta sta ai diretti interessati. Chi si fa avanti?