La bella favola del giovane De Sarlo, a Lecco suona un campanello d'allarme. Catanzaro, comunque vada onore alla proprietà

22.01.2022 00:00 di  Luca Esposito  Twitter:    vedi letture
La bella favola del giovane De Sarlo, a Lecco suona un campanello d'allarme. Catanzaro, comunque vada onore alla proprietà
TMW/TuttoC.com
© foto di TuttoSalernitana.com

Finalmente il pallone torna a rotolare sul rettangolo verde. Dopo una lunga pausa dettata dall'emergenza Covid, tutte le squadre della Lega Pro sono pronte a battagliare sul terreno di gioco e a regalare un girone di ritorno scoppiettante alle rispettive tifoserie. Anzitutto bisogna elogiare la lungimiranza del presidente Francesco Ghirelli e dei suoi più stretti collaboratori che, rispetto all'emergenza, hanno capito immediatamente fosse necessario bloccare tutto per qualche settimana evitando le telenovele infinite che stanno contraddistinguendo il torneo di massima serie, laddove la confusione è totale. Basti pensare che la Lega A ha vinto un ricorso contro le ASL (autorità sportive prevalenti su quelle sanitarie in piena pandemia, da non crederci) e si sta costituendo in giudizio contro i propri club creando spaccature e tensioni inimmaginabili, al punto che - applicando le norme federali alla lettera - qualcuno rischia di ritrovarsi estromesso ad aprile, con conseguente stravolgimento delle classifiche. In Lega Pro, invece, tutto procede spedito. Ci sarà qualche sacrificio da fare per individuare le date utili per i recuperi, qualcuno incapperà ancora nei cosiddetti focolai, ma ormai quasi tutti gli atleti sono vaccinati e ci sono i presupposti per una ripresa in condizioni di relativa serenità, sperando che gli stadi non solo restino aperti, ma che torni la capienza del 100% per far respirare le società. Come detto, infatti, i presidenti stanno attraversando un biennio ricco di insidie, con spese imponenti e programmi nettamente ridimensionati. Il Lecco, ad esempio, potrebbe alzare bandiera bianca. La proprietà, tra le righe, ha annunciato il proprio disimpegno e impiegherà i prossimi giorni specialmente per cedere calciatori dagli ingaggi ritenuti più onerosi. Iocolano è solo il primo di una lunga serie. Anche a Messina sono momenti complessi, davvero incredibile che un top club per la terza serie non riesca a trovare continuità e serenità come il pubblico meriterebbe. Prima il triplo ribaltone in panchina, poi un Lo Monaco che va e viene, poi ancora lo sfogo pubblico dell'ex Milinkovic e infine un presidente costretto ad accettare dimissioni in serie e a gestire con oculatezza il budget "perchè questo campionato mi costerà 3 milioni di euro". Cifre un tempo normali per chi opera nel professionismo, ma che oggi evidentemente sono insopportabili.

C'è, però, chi si sta muovendo con concretezza. Il Bari prenderà sicuramente qualcuno, ma prima dovrà piazzare altrove quei calciatori che non rientrano nei piani. Simeri è richiesto nel girone C, ma ovviamente un ds scafato come Polito non rinforzerebbe mai una diretta concorrente. La Viterbese, dopo un girone d'andata difficile, ha preso Semenzato e spera di convincere un difensore esperto e carismatico come Lopez, il Piacenza accoglie Luca Castiglia che, pochi anni fa, veniva acquistato per cifre importanti dalla Salernitana prima di finire in naftalina. E' forse l'ultimo trampolino di lancio per tornare ai livelli di Vercelli. Standing ovation per il Catanzaro che, come sempre, spende e spera di coronare un sogno. Sono arrivati calciatori come Sounas, Maldonado, Bjarkason e, soprattutto, Iemmello. Cui palmares, negli ultimi tempi, lascia a desiderare ma ciò non cancella le grandi cose fatte in passato soprattutto nel raggruppamento meridionale. Non sappiamo se i giallorossi saranno rivelazione o eterna incompiuta, ma al presidente e al diretotre sportivo bisogna solo tributare un plauso per gli enormi sforzi fatti. Chiudiamo, infine, con la bella storia di De Sarlo, giovanissimo in forza all'Imolese che ha aperto il 2022 con un bel gol sul campo della Lucchese nel pirotecnico 3-3 che ha inaugurato l'anno della Lega Pro. Un ragazzo d'oro, già proiettato al futuro come dimostra la laurea in economia aziendale, ben seguito da una famiglia che gli ha permesso di realizzare tutti i suoi sogni. E la dedica al fratello scomparso è semplicemente da pelle d'oca.