La rivoluzione di Trieste tra gente di categoria e vecchie glorie. È partito il valzer delle punte…

05.01.2023 00:18 di Nicolò Schira Twitter:    vedi letture
La rivoluzione di Trieste tra gente di categoria e vecchie glorie. È partito il valzer delle punte…
TMW/TuttoC.com

La Triestina cala il poker sul tavolo del calciomercato. Inevitabile per chi era partito a inizio anno con l’obiettivo di lottare per i primi posti e si trova in fondo alla classifica. E allora rivoluzione sia. In tal senso Romairone non ha voluto sprecare neanche un minuto e nelle prime ore del mercato invernale ha già chiuso ben quattro acquisti. Già ufficializzato il ritorno di Alessandro Malomo in prestito con obbligo di riscatto (in caso di salvezza) dal Foggia: nei prossimi giorni gli alabardati annunceranno i terzini Umberto Germano (Padova) e Carlo Crialese (Pro Vercelli), mentre per l’attacco si avvicina Gabriele Bernadotto (Crotone). E non finisce mica qui. Nel mirino c’è anche un regista: il sogno del patron Giacomini si chiama Matteo Scozzarella in uscita dal Monza, ma l’ex Parma ritiene bassa l’offerta ricevuta (vicina al minimo federale). Ok che il club di Berlusconi contribuisce con un forte incentivo all’esodo, ma serve mettere mano al portafoglio come fatto in estate se dalle parti del Rocco vogliono godersi le geometrie di Scozza. In attesa di capire quali saranno gli sviluppi delle trattativa societaria con i romani (potrebbero acquisire ai primi di febbraio un quota importante), ora la testa è rivolta totalmente alle manovre di mercato. In modo da rendere l’organico ancor più completo. Onde evitare di ascoltare i soliti alibi da parte di Pavanel che finora ha deluso e non inciso. Zero alibi: dovrà anche lui dimostrare di meritare la panchina dalla ripresa del campionato. Intanto - a dimostrazione del ritrovato appeal della società nonostante le difficoltà sul campo - va registrato un nome clamoroso che si sarebbe offerto in questo ore: l’ex Fiorentina e Inter Mauro Zarate (classe 1987). Chi scrive aveva un debole calcistico per il Maurito laziale. Era il 2008 e l’ex Velez ebbe un impatto devastante in Serie A, trascinando i biancocelesti alla vittoria della Coppa Italia. Sono passati però 15 anni. Tanti, troppi. Negli ultimi Zarate è stato la pallida controfigura del campione che fu. Il rischio di una scommessa azzardata c’è tutta. Vero che in C potrebbe giocare da fermo, ma serve gamba e fame di vittorie per salvarsi. Romairone lo sa bene. Lo dice la sua carriera, con gli anni ruggenti di Vercelli e Carpi dove seppe lanciare un manipolo di giocatori emergenti e spesso sconosciuti al grande pubblico. Perché le motivazioni oggi contano più del curriculum. Pertanto appare difficile che possa farsi sedurre da un nome da copertina che però poco servirebbe a una squadra che rischia la retrocessione. In casa Unione non c’è spazio per le vecchie glorie…

Come ogni sessione di calciomercato che si rispetti i protagonisti sono sempre loro, gli attaccanti. Anche stavolta siamo pronti a ballare il valzer delle punte: il primo giro l'ha firmato l'Imolese prendendo Simeri (Monopoli) via Bari da dove può arrivare in Emilia anche Paponi. A pochi chilometri di distanza sbarca invece Capone (Sudtirol, ma proprietà Atalanta) che cerca il rilancio con la Reggiana. Il Crotone prende D'Ursi (Foggia) e corteggia Costantino (Monterosi). Il Taranto punta Micovschi (Avellino) e ingaggia Rosseti (Renate). Oggi Ceccarelli (Avellino) firmerà col Picerno, mentre la FeralpiSalò dopo Voltan vuole anche Butic. Bifulco può lasciare Padova. Scatto del Mantova nella corsa a Bocalon (Trento). Roberto Floriano saluta il Palermo dopo il gol promozione della scorsa stagione e riparte dal SangiulianoCity. Infine il Potenza sogna il ritorno a casa del figliol prodigo Murano (Avellino). Insomma, i giri di valzer sono appena incominciati. A chi toccherà il prossimo ballo?