LE NEORETROCESSE DALLA B PREPARANO LE STRATEGIE. NOVARA, LINEA VERDE DI QUALITA', LA PRO HA GIA' UNA BASE MENTRE LA TERNANA E' PRONTA A FARE CASSA

Nato (orgogliosamente) a Salerno nell'anno in cui Roberto Baggio vinse il Pallone d'oro, e l'OM vinse la Champions League. Vivo senza se e senza ma di Calcio(Mercato)
31.05.2018 00:00 di Nunzio Danilo Ferraioli Twitter:    vedi letture
Nunzio Danilo Ferraioli
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© foto di TC

La retrocessione dalla Serie B alla Serie C è una mazzata per qualunque società. E’ come un pugno sferrato in pieno volto mentre sei distratto. Un colpo diretto e violento, secondo solo alla retrocessione dal mondo dei professionisti a quello dei dilettanti.
Ebbene tutto questo (lungo, ndr) preambolo per raccontarvi come si stanno muovendo le tre neoretrocesse in terza serie: Novara, Pro Vercelli e Ternana, in attesa anche di capire quale sarà la quarta, che verrà decisa questa sera dopo il ritorno del playout di Serie B tra Ascoli e Virtus Entella.
Tre squadre che andremo ad analizzare in ottica futura, un po’ come facciamo di solito nel nostro Punto domenicale.

Partiamo dal Novara. Una retrocessione inaspettata, che comporterà ad una rifondazione totale e completa. La proprietà, che si è dimostrata come al solito forte ed organizzata, ha già dato le chiavi dell’intera macchina a Carlalberto Ludi. Proprio l’ex difensore degli azzurri, sarà il deus ex machina del nuovo Novara 2018-2019.
Il nuovo allenatore ancora non è stato scelto, anche se la sensazione generale è che si andrà su un profilo che sappia lavorare bene con i giovani. Stellini, Brocchi e il sogno Breda sono in lizza, ma attenzione anche perchè i colpi di scena sono sempre dietro l’angolo.
Sarà infatti un Novara che punterà tantissimo sulla linea verde; tanti provenienti dalla Primavera che ha vinto il girone A del campionato Primavera2, e tanti altri rientranti dai prestiti in terza serie.
Qualche nome? Dalla Primavera dovrebbero salire in prima squadra: la punta Stoppa, i centrocampisti FonsecaKatuma e il difensore Bellich.
Di rientro dai vari prestiti invece: i difensori Tartaglia e Migliavacca, il centrocampista Schiavi e la punta Simeri.
Insomma una squadra colma di qualità under, ma che avrà un’ossatura over importante per la categoria. L’obiettivo? Provare a ritornare in cadetteria con la programmazione e la lungimiranza.

Stesso obbiettivo anche per l’altra cugina piemontese: la Pro Vercelli. Il presidente Secondo ha lanciato un sos nei confronti dell’imprenditoria locale, anche se non dovrebbero esserci particolari problemi per l’iscrizione e l’allestimento della rosa in vista della prossima stagione.
In panchina, con ogni probabilità ci sarà Vito Grieco. L’ex vice di Alessandro Pane, che è dal 2016 l’allenatore della Primavera dei bianchi, era stato già promosso in prima squadra lo scorso 7 maggio.
La rosa, invece, verrà implementata con elementi di categoria, anche se l’intenzione del direttore Massimo Varini è quella di non smantellare.
Un mancato smantellamento, dovuto anche dai tanti calciatori attualmente in prestito in terza serie ma di proprietà della Pro. Qualche nome? Crialese della Juve Stabia, Comi del Vicenza, Rosso della Reggiana, Scardina del Siracusa e Moschin del Cuneo.
Insomma elementi che conoscono bene la categoria; anche la Pro è pronta a dare battaglia.

Chiudiamo il nostro viaggio con la Ternana, che nel frattempo ha perso dalla denominazione sociale (finalmente, ndr) Unicusano. La società umbra, tra le neoretrocesse, è quella ad essersi mossa con maggiore decisione.
Si ripartirà da Gigi De Canio in panchina, mentre come uomo mercato è tornato Danilo Pagni, dopo la breve parentesi nel Milan di Mirabelli. E proprio dal Milan, visti gli ottimi rapporti tra i due direttori, potrebbero arrivare giovani di belle speranze.
Nel frattempo la rosa verrà smantellata, e si cercherà di monetizzare al massimo dai big per rimpinguare le casse societarie. Montalto e Carretta, infatti, fanno gola a mezza Serie B e non solo. L’obbiettivo dei rossoverdi, è quello di portare in Umbria tra i 700 e i 900mila euro dalla vendita di loro due.
In entrata il nome più bollente, invece, è quello dell’esterno offensivo della Juve Stabia, Luigi Canotto. Il classe ‘94 è una vecchia conoscenza di Pagni, che lo volle con sè al Salerno Calcio in Serie D nel lontano 2011.
Di Piazza ad ora resta una suggestione, ma la sensazione generale è che all’ombra delle Marmore arriverà un puntero importante da doppia cifra.
Le Fere vogliono essere protagoniste; spetterà al duo De Canio-Pagni riavvicinare il popolo rossoverde alla propria “creatura”.