Leopardi e il Chianti in Lega Pro: due belle favole scritte da due grandi condottieri che erano stati tagliati troppo presto dalla C

10.05.2022 01:30 di  Sebastian Donzella  Twitter:    vedi letture
Leopardi e il Chianti in Lega Pro: due belle favole scritte da due grandi condottieri che erano stati tagliati troppo presto dalla C

Senza Recanati non avremmo una delle parti più importanti della nostra letteratura. Senza Recanati, volando un po' più in basso, non avremmo una squadra in Lega Pro. La Recanatese, club di una città di 20mila abitanti che diede i natali a Giacomo Leopardi, è riuscita a superare di slancio la siepe, al punto che riporterà sull'ermo colle quella Serie C che mancava da 74 anni, un tempo Infinito per una squadra di calcio. E per evitare che il cor dei giallorossi non si spauri, ci penserà un condottiero esperto come Giovanni Pagliari. Uno che è ripartito dalla Serie D per dimostrare che, a 60 anni, sa ancora come si vince un campionato: c'era riuscito nel 1996 proprio in D, si era ripetuto nel 2007 in C2 e adesso, a 15 anni dall'ultima volta, ha dato ragione al vecchio adagio che ricorda come non ci sia un due senza un tre.

A proposito di luoghi ameni e di allenatori inossidabili, l'altra neopromossa della settimana è il San Donato Tavarnelle, guidata da Paolo Indiani. Una squadra espressione di due frazioni, Tavarnelle Val di Pesa e San Donato in Poggio, di un Comune, Barberino Tavarnelle, che supera di poco i 10mila abitanti con le sue oltre trenta frazioni, tra le colline del Chianti. A guidarla un allenatore che, come il celeberrimo vino prodotto in loco, diventa migliore invecchiando: Paolo Indiani, 67 anni, arrivato alla nona promozione in carriera. Tenendo alle spalle una corazzata come l'Arezzo e un'altra vecchia conoscenza di Lega Pro come il Gavorrano. 

Due belle favole, insomma, in un campionato che da anni vede il minuscolo Renate fare la voce grossa (e chissà che non continui a farla nelle prossime gare playoff). Due grandi condottieri che si sono ripresi sul campo quella Lega Pro dalla quale erano stati mandati via troppo presto e che hanno dimostrato ancora una volta di meritare.

Una postilla in chiusura. Ieri era il 9 maggio, anniversario del ritrovamento del corpo di Aldo Moro e della morte di Peppino Impastato Cosa c'entra? Forse niente, però sembrava giusto ricordarli.