Mercato, il dominio delle big e la crisi ai tempi del Covid. Tensione a Bari, a Castellammare sia spot per il calcio

04.09.2021 00:00 di  Luca Esposito  Twitter:    vedi letture
Mercato, il dominio delle big e la crisi ai tempi del Covid. Tensione a Bari, a Castellammare sia spot per il calcio
TMW/TuttoC.com
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Si è chiusa ufficialmente una delle sessioni di mercato più complicate della storia del calcio. Come ampiamente prevedibile, la crisi economica post Covid ha spinto molti presidenti a chiudere i cordoni della borsa e a ridimensionare investimenti e ambizioni. Capiamo perfettamente il malcontento di alcune tifoserie che sognano il grande salto in cadetteria, ma mettiamoci nei panni di questi imprenditori che non incassano nulla da un anno e che, a causa delle continue restrizioni del Governo, non hanno avuto nemmeno la possibilità di lanciare la campagna abbonamenti. Il presidente Francesco Ghirelli ha fatto suonare l’ennesimo campanello d’allarme e spera che l’appello non resti inascoltato: ci si affida al buonsenso del premier Mario Draghi e di una classe politica chiamata finalmente a mettere lo sport al centro della ripartenza di un Paese che, anche per motivi economici, non può prescindere dal calcio. Non sorprenda, che a muoversi siano state quasi esclusivamente le squadre blasonate e già indicate da esperti e addetti ai lavori come potenziali protagoniste. A Bari non si respira un clima positivo: la tifoseria (Curva nord), preoccupata dalla multiproprietà dopo il caos di Salerno e le liti con la FIGC, chiede a gran voce un passaggio di consegne e l’addio della famiglia De Laurentiis. Certamente questi due anni così deludenti hanno acuito il malcontento di una curva che, anche attraverso un duro comunicato stampa, ha preso posizione promettendo sostegno incondizionato alla maglia ma una battaglia a tempo indeterminato verso la proprietà. Un tutti contro tutti che potrebbe penalizzare quei calciatori che, tra mille difficoltà, tenteranno di trasformare i fischi in applausi pur consapevoli di militare in un girone affascinante quanto complesso. L’arrivo di Raffaele Pucino innalza il livello del reparto difensivo: l’ex Salernitana, che in granata fu capitano nell’anno del centenario, scende per la prima volta in Lega Pro e sogna di riconquistare la cadetteria dalla porta principale. Decisamente uno degli acquisti top della categoria, merito della lungimiranza del direttore sportivo Ciro Polito che, nel frattempo, sceglie la strada del pugno di ferro verso coloro che, per tanti motivi comunque rispettabili, hanno deciso di rifiutare destinazioni alternative.

Momento importante anche per l’Avellino che, domani, giocherà una gara attesa come quella contro la Juve Stabia, rafforzatasi nell'ultimo giorno di mercato, con l'arrivo dell'ex centravanti di Benevento e Avellino Umberto Eusepi.  A distanza di tempo ritornano i tifosi allo stadio e siamo certi che sarà una grandissima festa di sport, utile a dimostrare che il Sud ha completato il processo di maturazione e consente di giocare il derby (Castellammare) con entrambe le tifoserie sugli spalti e in condizioni di totale sicurezza. Gli irpini hanno lavorato piuttosto bene sul mercato e, in queste ore, starebbero pensando anche ad un difensore di livello come Luigi Vitale. Sì, perché la crisi economica di oggi costringe tanti giocatori di spessore assoluto a restare a casa in attesa di una destinazione anche a costo di fare un passo indietro. Un potenziale colpo da 90, ma sulla sinistra c’è anche un certo Tito. Elemento dal sicuro rendimento, ma in scadenza di contratto: non capiamo come sia possibile che la proprietà prenda tempo e non blindi uno dei protagonisti della bella cavalcata di qualche mese fa. Tornando al derby, sarà una partita speciale per il tecnico Novellino. Il mister ha fatto abbastanza bene in irpinia pagando a caro prezzo il 2-3 interno con la Salernitana che intaccò il rapporto con la società. L’esperienza si concluse con l’esonero e l’arrivo di Foscarini, ma a mente fredda il popolo bianco verde gli ha riconosciuto professionalità e attaccamento alla maglia. Sempre sul mercato, voto alto per il Padova. Ripartire con rinnovato entusiasmo dopo la beffa in finale con l’Alessandria non era semplice né scontato, oggi i biancoscudati sono autorevole candidata per la vittoria del girone A. Dulcis in fundo ecco Busellato, mediano di interdizione che incarna proprio le caratteristiche che mancavano. Se poi Ceravolo ritroverà forma fisica e motivazioni sarà davvero dura per le dirette concorrenti. Resta vivo il mercato degli svincolati, indicati sovente ed erroneamente come panacea di tutti i mali. In realtà siamo pienamente convinti che gli organici e i gruppi vincenti nascano in ritiro, a luglio, e non a settembre inoltrato. Proprio per questo apprezziamo la politica della Paganese che, pur con il rischio di una rosa avanti con gli anni (ma ricca di talento), ha messo a segno i colpi migliori nei tempi giusti.