Oggi Lucca, domani chi? La Serie C come antidoto alla miopia del nostro calcio

12.10.2021 00:00 di Marco Pieracci   vedi letture
Oggi Lucca, domani chi? La Serie C come antidoto alla miopia del nostro calcio

L'esplosione inarrestabile di Lorenzo Lucca, passato nel giro di un anno da attaccante semisconosciuto, scartato da Vicenza, Brescia e Torino, a uomo copertina nonchè pezzo pregiato nel mirino dei più importanti club italiani e non solo è un caso eccezionale o è piuttosto un esempio della visione poco lungimirante dei nostri dirigenti, maggiormente attratti dal nome straniero? Un po' per il fascino che da sempre accompagna l'acquisto al di fuori dei confini italici e un po' per la maggior convenienza di alcuni mercati esteri. Per rispondere a un quesito del genere servirebbe una riflessione ben più profonda sul settore scouting delle nostre società per il quale non sarebbero sufficienti un paio di editoriali. Il centravanti classe 2000 del Pisa, è però la dimostrazione di come, anche nelle categorie inferiori di potenziali talenti ce ne sono, eccome.

Basta saperli scovare e soprattutto inserirli nel contesto giusto. Palermo per Lucca è stato tutto questo, una piazza impegnativa dove ha potuto sviluppare le sue qualità confrontandosi per la prima volta col calcio vero. In Italia non manca il talento, come del resto continua a dimostrare la splendida Nazionale di Mancini campione d'Europa e terza in Nations League. Manca semmai il coraggio di andare oltre i vecchi dogmi e sotto questo aspetto abbiamo molto da imparare dalla Spagna di Pedri, Gavi e compagnia bella che pure abbiamo bastonato in Inghilterra. A quanti anni ha esordito in Serie A Donnarumma, diventato il miglior portiere del mondo? E che dire di Locatelli, che durante il suo percorso di crescita ha avuto pure un periodo di down dal quale è riuscito a riemergere con ancora più forza trovando a Sassuolo l'ambiente ideale per fare tesoro degli errori commessi e diventare un giocatore maturo. Il principio di base è molto semplice: se uno è bravo gioca. E questo assunto vale ovviamente per ogni categoria, compresa quella che noi seguiamo più da vicino quotidianamente.

A qualcuno sembravano troppi i 2,1 milioni di euro che il Pisa ha speso in estate per assicurarsi il gigante di Moncalieri, blindato fino al 2026. Ora ne vale almeno cinque volte di più, con una stagione intera davanti e la possibilità di ritoccare ulteriomente verso l'alto la quotazione. La Serie C, al di là dei facili slogan, è il terreno più fertile per vedere germogliare possibili crack del futuro perchè garantisce a chi non ha avuto la fortuna di trovarsi al posto giusto nel momento giusto la possibilità di crescere e dà alle società l'occasione di monetizzare, generando risorse indispensabili per garantire l'autosostentamento e la sostenibilità del sistema. A patto di non essere miopi.