Panchine bollenti in Serie C: la pazienza è già finita. Il Covid non fa sconti e a pagare è sempre l'allenatore

03.11.2020 01:30 di Marco Pieracci   vedi letture
Panchine bollenti in Serie C: la pazienza è già finita. Il Covid non fa sconti e a pagare è sempre l'allenatore

Mentre in Serie A si attende ancora il primo esonero, con Iachini e Giampaolo in cima alla lista dei bookmakers, dopo un solo mese di campionato le panchine saltate in C stanno già per raggiungere la doppia cifra. Ieri Novara, Potenza e Fano hanno deciso di cambiare guida tecnica: via Banchieri, Somma e Alessandrini per far spazio a Marcolini, Capuano e Destro, tre allenatori di grande esperienza pronti a rimettersi in gioco. Prima era stata la volta di Foggia, Arezzo, Lucchese Sambedenettese. Una tendenza per certi versi preoccupante se si considera la particolarità di una stagione atipica come questa, dominata da troppe variabili e nella quale in alcuni casi la difficile convivenza col Covid costringe a fare dei salti mortali per schierare una formazione competitiva.

Alla base di queste decisioni oltre ai risultati negativi si nascondono in alcuni casi rapporti deteriorati e divergenze nella gestione del gruppo. Del resto mandare via un allenatore è una scelta non facile, che comporta comunque dei costi aggiuntivi per una società e con questi chiari di luna, tenerne più di uno a libro paga non sembra proprio il massimo in termini di opportunità. Quella sostenibilità inseguita come un miraggio passa anche per scelte più ragionate e meno impulsive. Legittimo poi che chi tira fuori i soldi, possa spenderli come meglio crede, a patto però di non risparmiare sulla qualità delle rose da mettere a disposizione dei propri tecnici, troppo spesso costretti a pagare per tutti magari anche per scelte di mercato rivelatesi infelici.

Nei tre gironi vi è grande equilibrio e non potrebbe essere altrimenti, ma i valori cominciano a emergere in maniera abbastanza evidente. Non tanto nel girone A, dove la situazione è ancora fluida e si assiste a un bel via vai nelle posizioni di vertice con le neopromosse Grosseto e Pro Sesto sugli scudi, quanto nel girone B dove il Perugia di Caserta, finito sul banco degli imputati dopo la falsa partenza (un punto nelle prime tre gare) ha inanellato quattro vittorie di fila prendendosi la vetta per una notte in coabitazione con il Carpi prima di essere scavalcata dal Padova, vittorioso sul Cesena nel posticipo. Una bella svegliata deve darsela invece il Bari, se non vuole finire anche stavolta tra i rimpianti. La squadra di Auteri ha perso male nel derby di Foggia, soffrendo la maggiore intensità dei rossoneri. Incidente di percorso? Forse, ma davanti la Ternana di Lucarelli continua a correre e non ha alcuna intenzione di fermarsi.