Quattro giornate di campionato e altrettanti allenatori sotto osservazione. E il conteggio degli esoneri potrebbe presto aumentare...

24.09.2021 00:00 di  Luca Bargellini  Twitter:    vedi letture
Quattro giornate di campionato e altrettanti allenatori sotto osservazione. E il conteggio degli esoneri potrebbe presto aumentare...

Sono bastate le prime quattro giornate di campionato per far capitolare alcuni allenatori (a Renate e Pagani prima, a Sesto San Giovanni e Fermo poi) e rendere piuttosto scomode le panchine di altri club. Quattro per la precisione.

A Trieste Cristian Bucchi, allenatore scelto per prendere il posto di Giuseppe Pillon in estate, ancora non è riuscito a capire come accendere il motore della sua squadra. I punti raccolti finora sono solo due e se il ko contro un Padova, candidato in pectore alla promozione diretta, può anche starci, lo stesso non vale per quello contro la Juventus U23. Ha ragione l’ex tecnico di Perugia e Pescara: la sua squadra in ognuna delle quattro gare disputare finora ha creato ed è stata sfortunata, ma la vetta della classifica si allontana e il tempo diminuisce sempre di più. A giocare a vantaggio dello stesso Bucchi c’è però il contratto firmato solo poche settimane fa: un accordo biennale tutt’altro che leggero e difficile da tenere a bilancio dopo un esonero.



Nel Girone B le attenzioni sono tutte rivolte alla Viterbese. La società laziale, stando alle valutazioni del sito specializzato Transfermarkt, ha una rosa dal valore complessivo che supera i 4 milioni di euro, ovvero la settima più importante del raggruppamento. La classifica, però, vede un solo punto in archivio e per di più conquistato alla prima giornata nel 3-3 contro la Fermana. Da quel 28 agosto, poi, sono arrivate solo sconfitte: contro Imolese, Olbia e Cesena. E solo i romagnoli hanno una rosa con una valutazione più alta di quella a disposizione di Alessandro Del Canto. Rischio esonero per l’ex Livorno? No, almeno per il momento. Il presidente Romano continua a predicare fiducia, ma lo scontro contro il Pescara primo in classifica potrebbe essere uno snodo cruciale.

Per chiudere in bellezza nel Girone C ci sono due realtà da seguire: Avellino e Catania. La formazione di Piero Braglia ai nastri di partenza del campionato  era considerata una delle rivali più accreditate, assieme al Catanzaro, del quotatissimo Bari per la lotta al vertice. Lo stesso discorso, anche se con una rosa di valore inferiore lo si può fare anche per gli etnei. La classifica, però, per entrambe parla chiaro: quattro punti per gli irpini, 3 per la compagine siciliana. I primi finora hanno solo pareggiato, con due 0-0 e  due 1-1, mentre i secondi dopo il successo alla seconda giornata contro la Fidelis Andria hanno solo perso. Anche qui il prossimo weekend con il Catanzaro che sfiderà gli uomini di Francesco Baldini e i Lupi contro il Potenza potrà dare una direzione chiara al futuro di entrambe le compagini.

Tutto questo prima del turno infrasettimanale. Dove potrebbero succedere davvero di tutto.