Riforma Serie C come un gatto in tangenziale. Per la C esiste solo il Venerdì. Paradosso-beffa per il Pescara

03.11.2022 00:00 di Nicolò Schira Twitter:    vedi letture
Riforma Serie C come un gatto in tangenziale. Per la C esiste solo il Venerdì. Paradosso-beffa per il Pescara
TMW/TuttoC.com

Non si offenderà il regista Riccardo Milani se prendiamo in prestito uno dei suoi ultimi film “Come un gatto in tangenziale” con protagonisti Paola Cortellesi e Antonio Albanese per fotografare lo stato dell’arte riguardante la tanto discussa mediaticamente possibile riforma della Serie C. Abbiamo ascoltato e letto le opinioni più disparate: chi scrive non è contro l’idea partorita nelle stanze della Lega Pro in via Jacopo Da Diacceto, tuttavia non può essere considerata la panacea di tutti mali visti i tanti interrogativi che la accompagnano. Siamo sicuri che il frazionamento in tanti piccoli gironi dei tre campioni renda più appetibile il prodotto a livello televisivo? Difficile dato che gli slot sono occupati nel weekend da Serie A, Serie B, Premier League, Liga ecc. Insomma, poco cambierebbe nei primi mesi della stagione. Il boom degli ultimi Playoff è spiegabile in due modi: da un lato sicuramente l’appeal delle sfide da dentro fuori stile Champions, dall’altro il fatto che la Serie A e le coppe europee fossero già terminate. L’unico buco in palinsesto è nel giorno di venerdì e se si vuole valorizzare al meglio il prodotto bisognerebbe giocare quel giorno. Il venerdì la terza serie farebbe il pieno di interesse e visibilità, stando al centro dell’attenzione calcistica italiana. So che può sembrare una provocazione, ma nel weekend (sabato-domenica) la C sarà sempre sacrificata sull’altare degli altri eventi dai principali broadcaster. Ma torniamo al nostro gatto-riforma che, come la coppia Cortellesi-Albanese nel film, rischia di durare appunto questo un gatto in tangenziale. Laconico quanto caustico il commento nelle scorse ore da parte del presidente della FIGC Gabriele Gravina nel bocciarla: “La riforma ideata dalla Serie C? Se questo serve per una fuga in avanti, dico già che non va bene. Non è la riforma definitiva del calcio italiano. Dobbiamo ragionare come sistema”. Della serie serve una decisione di concerto con le altre leghe. La partita appare complessa e con tanti attori che vogliono recitare un ruolo importante (Balata e Lega Nazionale Dilettanti). Se ne riparlerà il 12 dicembre e sicuramente una eventuale rivoluzione nel format non scatterà prima della stagione 2024/25. Altro che il prossimo agosto... 

Veniamo ora ai temi di campo più interessanti con una constatazione matematica dal retrogusto acre della beffa. Protagonista il Pescara che con 26 punti conquistati in 11 partite ha realizzato il proprio miglior avvio di stagione negli ultimi 50 anni. Un cammino strepitoso quello degli abruzzesi che sarebbero primi in classifica con questo ruolino di marcia sia nel Girone A che nel Girone B ed invece nel Girone C sono addirittura terzi. Una beffa clamorosa visto che Catanzaro e Crotone stanno viaggiando a ritmi record. In casa biancazzurra si è riacceso l’entusiasmo grazie all’intuizione vincente del presidente Daniele Sebastiani che ha azzeccato la mossa Alberto Colombo (preferito al ritorno del santone Zdenek Zeman caldeggiato dalla piazza) in panchina e soprattutto il ritorno dietro la scrivania di Daniele Delli Carri. Una sorta di figliol prodigo in salsa pescarese. Gli anni con Genoa e Catania sono stati avari di soddisfazioni per l’ex difensore che invece dalle parti dell’Adriatico ha ritrovato il suo habitat naturale. Lì dove era stato l’artefice del clamoroso trionfo del 2012 che aveva spalancato le porte della Serie A al club. In silenzio ma con l’occhio vigile di chi preferisce far parlare i fatti rispetto alle ribalte televisive. Si contano infatti sulle dita di una mano le sue apparizioni mediatiche. Più facile incrocialo sugli spalti delle gare Primavera o di B e C. Talenti scovati e lanciati negli anni e tanti colpi di mercato. Da Insigne e Immobile di dieci anni fa agli acquisti virtuosi estivi 2022 (Plizzari, Aloi, Pellacani, Kraja, Cuppone e Lescano) che hanno riportato i biancazzurri a lottare per la B. Un obiettivo difficile nella stagione regolare ma possibile ai playoff. Magari anche grazie a un innesto da pescare tra gli svincolati visto il grave infortunio occorso a Pellacani: l’ex Parma Simone Iacoponi è molto più di una idea...