Se i derby non sono per i tifosi, allora che senso hanno? Tornano divieti per gli ospiti e la Tessera del Tifoso. Ma non si chiedeva riapertura totale?

15.12.2021 00:00 di Tommaso Maschio   vedi letture
Se i derby non sono per i tifosi, allora che senso hanno? Tornano divieti per gli ospiti e la Tessera del Tifoso. Ma non si chiedeva riapertura totale?
TMW/TuttoC.com

Se i derby non sono per i tifosi, allora che senso hanno? Nell’ultimo weekend di Serie C due sfide regionali sentitissime come Catania-Palermo e Bari-Taranto hanno visto l’assenza della tifoserie ospite sugli spalti a causa di decisioni che si pensava, e sperava, fossero solo un brutto ricordo del passato e che invece ci dimostrano una volta di più che quando la sfida è “troppo sentita” la soluzione migliore è evitare di gestirla, come sarebbe compito delle autorità, lasciando a casa una delle due parti in gioco. A Bari era già successo in occasione della sfida contro il Foggia e contro il Taranto, derby che mancava da 30 anni, si è deciso di replicare la decisione e vietare la trasferta ai tifosi ionici.

Per il derby siciliano invece si è trovato un escamotage anche peggiore del divieto di trasferta, su cui nel corso degli anni gli ultras hanno portato avanti battaglie che hanno avuto poco seguito da parte dei tifosi non-ultras, mettendo l’obbligo della tessera de tifoso, obbrobrio che sembrava sparito tre anni fa con un protocollo d’intesa che annunciava ufficialmente la sua graduale scomparsa e che invece è ancora fra noi. Una tessera che con le campagne abbonamenti sospese o ridotte è difficilmente in possesso della maggior parte dei tifosi, per non dire della totalità di coloro che sono soliti recarsi in trasferta vista la contrarietà che in certi ambienti ha sempre riscosso.

Nell’ultimo anno si è parlato tanto della necessità di riaprire gli stadi prima e di riaprirli al 100% della loro capienza poi, dell’importanza della presenza di tifosi allo stadio. In molti, anche fra le istituzioni calcistiche e non, si sono riempiti la bocca di frasi come “il calcio senza tifosi non è calcio”, “i tifosi ci mancano”, “gli stadi vuoti sono spettacoli tristi”, fino all’enfatico slogan “il calcio è dei tifosi”. Poi una volta che faticosamente si è riaperto al pubblico si mettono nuovamente i soliti vecchi ostacoli o si proibisce in toto a una fetta di tifosi di presenziare allo spettacolo dal vivo mostrando quanto vuote fossero alla fine quelle parole. Un controsenso, mascherato da “motivi di ordine pubblico”, che è uno schiaffo ai tifosi che ancora una volta finiscono per essere l’ultima ruota del carrozzone calcio.