Seregno, pagina di cronaca nera che allontana la gente dagli stadi. Dramma Catania, Vivarini scelta giusta per Catanzaro?

04.12.2021 00:00 di Luca Esposito Twitter:    vedi letture
Seregno, pagina di cronaca nera che allontana la gente dagli stadi. Dramma Catania, Vivarini scelta giusta per Catanzaro?

Tanti gli argomenti da trattare nell'editoriale di oggi. Non potevamo che partire da una vicenda per certi aspetti drammatica e che indigna tutti coloro che amano lo sport e vogliono parlare esclusivamente di mercato, tattica, tecnica, gol e parate. La situazione in casa Seregno è davvero clamorosa. Non sappiamo come andrà a finire, toccherà alle autorità giudiziarie stabilire la verità e punire, eventualmente, i colpevoli. Vedere una società e un dirigente accusarsi a vicenda, addirittura parlare di minacce di morte e ricatti, fa davvero male a tutti coloro che hanno spinto affinché il calcio ripartisse pur in epoca di pandemia. Siamo vicini al presidente Francesco Ghirelli che, come sempre, è intervenuto per mettere a tacere questa Babilonia invocando immediate risposte e rispetto per tutti i calciatori del Seregno che stanno lavorando con grandissima professionalità e non meritano di vedere il nome del club in prima pagina per vicende di cronaca nera e per nulla accostabili al mondo sportivo. I fatti sono ormai noti a tutti, se n'è parlato anche oltre i confini nazionali. "Minacce di morte al portiere, calciatori picchiati, un pugile al campo per insultare e mettere pressioni. Il mandante? Ninni Corda" ha detto all'ANSA patron Davide Erba, con la pronta risposta: "Vogliamo parlare del metodo Erba, quello che in chat di gruppo su whatsapp ci chiedeva di uccidere l'avversario offendendo i dirigenti del Padova? Sarà denunciato per diffamazione a mezzo stampa e, in ogni sede, mostrerò quali fossero i suoi comportamenti. Evidentemente ha scelto di spostare l'attenzione su queste accuse per nascondere problemi molto più gravi". Davvero una vicenda vergognosa, a prescindere da chi abbia torto o ragione. Si parla tanto di riportare le famiglie sugli spalti, di riempire gli stadi e di ricordare a tutti che, in fondo, il calcio è un gioco, ma questi accadimenti non fanno altro che allontanare migliaia e migliaia di appassionati a quello che, un tempo, era considerato lo sport più bello del mondo. Tutto molto triste.

Così come è triste quello che sta passando il Catania Calcio, penalizzato di due punti e ora atteso da alcune scadenze che, se non rispettate, potrebbero comportare un Trapani-bis a ridosso del girone di ritorno. I calciatori vanno solo applauditi, assieme allo staff tecnico, per la professionalità dimostrata, un giovane come Moro è stato trascinatore assoluto ed è già attenzionato da club di massima serie e, pare, addirittura dal CT Roberto Mancini. Ma il -2 pare sia solo l'inizio di una tempesta: il tribunale potrebbe decretare il fallimento, sarebbe davvero uno schiaffo enorme ad una piazza che, pochi anni fa, già si ritrovò sbattuta in Lega Pro per partite truccate e ora vede da vicino lo spettro del dilettantismo. Semplicemente un grande in bocca al lupo a tutti. Anche a Messina le cose non vanno benissimo. Pietro Lo Monaco, cui incarico di consulente di mercato non era mai stato ufficializzato, pare si sia definitivamente defilato, mister Capuano (che, nei numeri, ha al momento deluso le aspettative pur con mille attenuanti legate alle oggettive carenze della rosa e alle tantissime assenze tra Covid e infortuni) è in bilico e si giocherà tutto sul campo del Taranto. In caso di passo falso ci potrebbe essere il ritorno di Sullo, mentre in tanti ricordano che bastava riconfermare il vincente Novelli per avere un minimo di continuità e lavorare bene sui giovani.

Il ribaltone s'è consumato a Catanzaro: via Calabro (la cosiddetta fiducia a termine è solo un esonero certo rimandato di qualche settimana), arriva Vivarini. Il mister, tuttavia, è reduce da alcune esperienze fallimentari: retrocessione a Latina, esonero ad Ascoli ed Empoli, retrocessione con l'Entella, mancata promozione in B a Bari pur allenando una corazzata. Siamo scettici, e non poco. A Pescara, invece, è stato blindato Auteri nonostante un rendimento che sarebbe eufemistico definire negativo: i tifosi, ancora sotto shock per la retrocessione in C, non si aspettavano un'annata così anonima, frutto forse anche delle incertezze sul futuro societario. Patron Sebastiani, da tempo, dichiara di attendere investitori per passare la mano, evidentemente in epoca di crisi economica diventa difficile. E, restando così, è utopia immaginare un mercato importante a gennaio come la piazza auspica e merita. Quanto all'aspetto tecnico, non possiamo che fare i complimenti a SudTirol, Modena (record di vittorie consecutive e ben sei reti rifilate alla Pistoiese pur in emergenza) e Bari, le principali candidate per il salto di categoria anche grazie alla discontinuità delle più dirette inseguitrici. Bene il Monterosi (tre risultati positivi su tre per Menichini), a Siena brutto ko interno nel derby col Grosseto e altri esoneri in vista, mentre a Foggia si rivede Zemanlandia: 5-2 con la Vibonese e grande spettacolo in fase offensiva. Quello di cui la gente ha bisogno per togliersi davanti agli occhi e dalla mente tutto quello che sta capitando a Seregno e che fa male a chi ama lo sport a prescindere dalla fede calcistica.