SQUADRE B IN CLASSIFICA MA SENZA PROMOZIONE: NON CI ABBIAMO CAPITO NULLA. CHI SCENDE DALLA SERIE B RIFLETTE: LA RETROCESSIONE METTE A RISCHIO IL FUTURO

Nasce a Bari il 23.02.1988 e di lì in poi vaga. Laurea in giurisprudenza, titolo di avvocato e dottorato di ricerca: tutto nel cassetto, per scrivere di calcio. Su TuttoMercatoWeb.com
23.05.2018 00:00 di Ivan Cardia   vedi letture
SQUADRE B IN CLASSIFICA MA SENZA PROMOZIONE: NON CI ABBIAMO CAPITO NULLA. CHI SCENDE DALLA SERIE B RIFLETTE: LA RETROCESSIONE METTE A RISCHIO IL FUTURO
TMW/TuttoC.com

Ricapitoliamo. Gravina propone le squadre B, qualcuno dice bravo ma il progetto resta nel cassetto. Il commissario Fabbricini le realizza, senza chiedere mezzo parere a nessuno. Scontentando tutti, tranne quelle 4-5 società già pronte, sulle tempistiche. Gravina dice che le vorrebbe dalla stagione successiva, ma fatti due conti si può fare un grosso sospiro e pazienza. A patto di rispettare le regole. Balata invece tuona: la Serie B non vuole le seconde squadre. Costacurta vede Balata: non si erano capiti. Ora possono andare d’amore e d’accordo. Poi Balata ribadisce che non vuole le seconde squadre promosse in B. E Costacurta chiarisce che le suddette non sono in classifica in C.

Non ci abbiamo capito niente. Le regole per le  squadre B ci sono. Ma ci sono anche quelle per impedire che, all’atto pratico, possano davvero giocare (lo stadio, questo sconosciuto). La B non le vuole promosse, ma in C non sono fuori classifica. Speriamo che la Juventus B arrivi undicesima, altrimenti saranno guai seri. Direte voi: nel meraviglioso Paese in cui la Salernitana non vorrà mai correre per la Serie A, che problema c’è?

In sintesi, poi passiamo ad altro: squadre B sì o no, domani o dopodomani, ma decidetevi. E fateci capire. Nel frattempo, altre novità che tali non sono, dal Paese delle meraviglie: chi retrocede dalla Serie B non vuole andare in Serie C. Secondo annuncia di voler cedere la Pro Vercelli. De Salvo riflette sul suo futuro alla guida del Novara (aggiornamento doveroso: andrà avanti. Il punto resta non cosa succederà, ma i perché certi dubbi possano venire). Il salto all’indietro spaventa, eccome. Anche chi, come in questi casi, ha i bilanci in regola. Non è solo questione di soldi, ma è soprattutto questione di soldi. Chi retrocede dalla Serie A si frega le mani e stappa lo champagne: meno costi, arriva il paracadute, nel giochino su e giù ci si può anche guadagnare. Chi retrocede dalla B si dispera. Si passa dal paracadute milionario a pochi spiccioli. Dai 600 ai 900 mila euro per attutire il colpo di un fatturato da dividere all’improvviso per tre: da 10-15 milioni a 2-3. Ciaone, disse quello. Più paracaduti per tutti? No, ma rendiamoci conto delle difficoltà che vive la base. O almeno non raccontiamo la storia del campionato degli italiani e dell’Italia dalle mille belle realtà. Ci stanno antipatiche, queste mille belle realtà del nostro territorio: diciamolo una volta per tutte.

Attenzione al ritorno dei playoff: possibili ribaltoni all’orizzonte. Chi scrive sbaglia due pronostici su uno, quindi le interessate possono dormire sonni tranquilli, o forse no. Chi ha vinto all’andata, comunque, non può adagiarsi sugli allori. Forse solo l’Alessandria. Il Trapani, per esempio, ha ottime possibilità di superare il Cosenza: ha lottato quasi alla pari con Lecce e Catania, c’è da aspettarsi qualcosa in più. Stesso discorso per la Reggiana, mentre la Sambenedettese è scheggia impazzita. Anche perché, senza Capuano, è una squadra tutta da scoprire. La partita spettacolo, con buone probabilità, andrà in scena all’Arena Garibaldi: il Pisa teme la Viterbese, ma ha le carte in regola per sovvertire il risultato dell’andata.