Sud Tirol-Renate, non chiamatele sorprese! Il record di Tesser e il calcio che parla emiliano. Catanzaro, niente alibi

Editoriale di oggi che preferiamo riservare esclusivamente all'aspetto tecnico. Teramo, Pro Patria e Catania stanno vivendo un momento delicato, ci preme soltanto fare un in bocca al lupo affinché queste grandi piazze possano avere un futuro roseo e, soprattutto, sereno. Il presidente Francesco Ghirelli non esclude che il club abruzzese e quello lombardo possano tornare ai precedenti proprietari, segnale evidente di una volontà collettiva di far rispettare le regole e di vigilare ogni giorno per garantire trasparenza, legalità e investimenti ad opera di presidenti facoltosi. La nostra analisi parte dal girone C, laddove brilla la stella della Turris. Trascinata da un calciatore come Giannone (ed è tuttora un mistero come faccia un elemento del genere a non giocare quantomeno in cadetteria), la formazione campana sta macinando gioco e punti ricreando entusiasmo all'interno di una tifoseria sempre molto calda e passionale. Il derby con l'Avellino, in programma domenica, mette in palio punti che sanno di svolta, per l'una e per l'altra contendente. Non ce ne voglia mister Vivarini, professionista serio e competente, ma riteniamo che paragonare la rosa biancoverde a quella del Bari sia un tantino azzardato. La compagine allestita da patron De Laurentiis e dal direttore sportivo Ciro Polito sembra quasi non avere rivali per la promozione diretta, per quanto il calcio riservi sempre sorprese clamorose. Il Catanzaro, ormai etichettato come eterna incompiuta della Lega Pro, si è lamentato per alcune decisioni arbitrali ritenute sfavorevoli. Nei nostri editoriali ci siamo spesso soffermati sul rendimento delle giacchette nere rimarcando quanto sia arduo il compito dell'ottimo designatore Ciampi. Tuttavia, senza entrare nel merito dei vari episodi, riteniamo che la società giallorossa farebbe meglio ad interrogarsi sul perchè, ogni anno, si vivano campionati fotocopia: se non si butta il pallone dentro e si pareggiano tante gare abbordabili, specialmente in casa, non c'è arbitro o assistente che tenga. Più fatti e meno chiacchiere, proprio come chiede la calorosa curva giallorossa: una squadra forte vince a prescindere, alla lunga tutto si equilibra e si compensa. Un inciso sul Monterosi: da quando il tandem ex Salernitana formato da Menichini e Di Deo si è ufficialmente insidiato sono arrivati due pareggi, con due pali che gridano vendetta e una squadra che sembra combattiva e desiderosa di credere nel sogno salvezza. Resta l'SOS del presidente: pochissimo pubblico in casa, praticamente nessuno in trasferta e appelli che si moltiplicano di giorno in giorno. In tempi di crisi economica e in un girone in cui la componente ambientale determina non sarebbe male rimpinguare le casse e godere del sostegno del dodicesimo uomo. La storia insegna che anche piccole realtà con poche migliaia o centinaia di abitanti possano creare un clima familiare che spinge i calciatori alla vittoria.
Non si nasconde nemmeno il ds Pavone, persona che ha sempre dato tanto al calcio foggiano e che quasi è spiazzato dalle tante polemiche pur con una classifica migliore rispetto alle aspettative. Nel girone A è sempre interessante il testa a testa tra SudTirol e Renate, due squadre spesso indicate erroneamente come rivelazioni ma che, in realtà, sono a tutti gli effetti una gradevole realtà del panorama calcistico professionistico italiano. Il Padova ha una corazzata e certamente ha tutto per recuperare il terreno perduto (soprattutto se a gennaio tornasse Moro), ma vedere in serie B anche società che, da anni, dimostrano di saper far calcio spendendo il giusto può essere da esempio per tanti. Prova a risalire la Triestina, più continua rispetto all'avvio di stagione e trascinata da un giocatore carismatico ed esperto come Walter Lopez. In una recente intervista, l'ex Salernitana ha elogiato il gruppo per la sua qualità e professionalità, è certo che gli alabardati sarebbero osso durissimo per tutti negli spareggi promozione. Nel raggruppamento B, infine, comanda l'Emilia Romagna e c'è spettacolo ogni domenica. Comanda la Reggiana, insegue il Modena dei record (Tesser può scalzare De Biasi) e poi c'è il Cesena, finalmente protagonista e destinato a durare fino in fondo. Considerando che blasonate come Pescara, Carrarese, Entella e Siena sono nettamente indietro (a proposito, gli abruzzesi confermano ancora Auteri nonostante il brutto gioco espresso e i fischi del pubblico), la sensazione è che siano queste tre a giocarsi il pass per la B senza passare per i playoff. Un campionato nel campionato da seguire fino alla fine, per una Lega Pro mai come quest'anno equilibrata in tutti e tre i gironi.
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