Zauli: "Ottimo inizio della Juve NG, può puntare alla B. Perugia? Può superare le difficoltà"

Lamberto Zauli, tecnico che in carriera ha allenato Perugia, Crotone e Juventus NG fra le altre , è intervenuto nel corso dell'appuntamento pomeridiano di A Tutta C, trasmissione in onda su TMW Radio e su Il 61, canale 61 del digitale terrestre.
Partiamo dalle prime giornate di campionato. Nel girone A il Vicenza continua a vincere, il Lecco sorprende, l’Union Brescia è stato un po’ frenato, mentre il Cittadella soffre. È l’anno buono per il Vicenza?
"Per quanto sta facendo la società, per l’impegno che mette da tempo, credo che un po’ lo meriti. Negli ultimi anni, anche con sconfitte brucianti nei playoff, non ha mai mollato. Quest’anno è partita con umiltà e con la voglia di dominare, ma siamo solo all’inizio: per vincere serve continuità e mantenere sempre equilibrio. Bisogna restare con il profilo basso e continuare a spingere".
Si aspettava un Cittadella così in difficoltà?
"Per esperienza personale dico che quando ricominci un’annata dopo una retrocessione non è mai facile: resta la delusione nei giocatori, nella società. Parlo in generale, non solo del Cittadella. L’avvio è complicato, ma il campionato è lungo e i valori emergeranno. La società ha esperienza per gestire la situazione: sorprende un po’, ma è prematuro dare giudizi. Per me il Cittadella resta in corsa per le prime posizioni".
Scendiamo nel girone B. L’Arezzo è partito forte, ha reagito subito alle prime difficoltà, il Ravenna neopromosso sta sorprendendo e la Sangiustese è lì con 14 punti. Sono queste le squadre da promozione?
"Sono partite tutte molto bene, con storie diverse. L’Arezzo sta dando continuità al progetto del presidente e ha preso un allenatore di livello, costruendo una squadra competitiva. Il Ravenna, da neopromossa, merita complimenti: dietro c’è una società importante che farà parlare di sé. L'Ascoli, al contrario del Cittadella, ha cambiato tanto. L’entusiasmo si vede e stanno facendo qualcosa di eccezionale, con la miglior difesa d’Europa nei primi sei turni. Complimenti a loro".
Al quarto posto c’è la Juventus Next Gen, che lei conosce bene. Quest’anno è partita forte, al contrario degli anni passati.
"Sì, di solito le Under-23, soprattutto la Juventus, iniziano con ragazzi molto giovani per la categoria e ci vuole adattamento. Quest’anno invece la partenza è stata ottima. Brambilla, da quando è tornato, sta avendo risultati continui. È un gruppo che potrà crescere molto e darà filo da torcere a tutti.
Una squadra come la Next Gen ha vere ambizioni di promozione o conta più la crescita dei ragazzi?
"La crescita è la priorità, ma le due cose possono convivere. La società non mette limiti: si gioca sempre per vincere. Questa partenza aumenta le ambizioni di tutti, anche perché avere un’Under-23 in Serie B sarebbe uno stimolo enorme".
Lei alla Juve ha allenato tanti giovani che oggi sono in Serie A o nelle migliori squadre Europee: Fagioli, Nicolussi Caviglia, De Winter, Miretti, Soulé, Dragusin. Che effetto fa vederli arrivare in alto?
"È una grande soddisfazione. Li accompagni nel loro sogno e poi li ritrovi protagonisti in Serie A ed Europa. Dragusin oggi è al Tottenham, Israel è portiere del Torino: sono traguardi che ti gratificano e ripagano il lavoro fatto".
Restando su Fagioli e Nicolussi, oggi entrambi alla Fiorentina: il primo è in difficoltà, il secondo si è inserito bene. Che ne pensa?
"Prendere in mano una squadra non è mai facile. Fagioli ha iniziato bene l’anno scorso, poi ci sono stati alti e bassi, anche per problemi extra calcistici. La sua qualità emergerà. Nicolussi è appena arrivato ma si è fatto trovare pronto. Credo che la Fiorentina abbia due ottimi centrocampisti: è un campionato lungo e il loro valore verrà fuori".
Torniamo alla Serie C. A Perugia è già cambiato l’allenatore: via Cangelosi, dentro Braglia, ma i risultati non arrivano. Lei conosce la piazza: come vede la situazione?
"Perugia è una piazza da Serie A: stadio, tradizione, cultura calcistica. Ci sono pressioni enormi e con la nuova proprietà i tifosi si aspettavano una squadra subito competitiva. I risultati non stanno arrivando, c’è delusione, ma sta ai ragazzi reagire giorno dopo giorno. Hanno le qualità per uscire da questo momento".
Nel girone C la Salernitana è stata sconfitta, Benevento e Catania hanno pareggiato, ma ci sono anche Trapani e Crotone in corsa.
"Secondo me ci sono almeno 4-5 squadre per il primo posto. Trapani, nonostante la penalizzazione, sta dimostrando valore e senza punti di penalità sarebbe davanti. Crotone è una società importante, con squadra competitiva. Poi Benevento, Catania, Salernitana: tutte realtà con pubblico, tradizione e società solide. Difficile dire chi salirà, perché meriterebbero in tanti".
Ultima domanda: l’anno scorso ci sono state esclusioni in corsa (Taranto e Turris), con classifiche stravolte. Cosa si può fare per evitare questi problemi?
"La forbice in Lega Pro è troppo grande: ci sono società che spendono molto e altre che faticano a sostenere i costi. Le spese sono importanti e non tutte le realtà possono reggerle. Servirebbe una selezione più rigida in fase di iscrizione, puntando su società solide. Con più stabilità, il campionato sarebbe anche più spettacolare".
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