Carrarese, mister Monaco a TLP: "Stagione in continuo crescendo. C'è già uno zoccolo duro. Futuro? Penso positivo"

Carrarese, mister Monaco a TLP: "Stagione in continuo crescendo. C'è già uno zoccolo duro. Futuro? Penso positivo"TMW/TuttoC.com
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venerdì 17 giugno 2011, 00:00Interviste ESCLUSIVE
di Claudio Gallaro

Un'estenuante rincorsa al Carpi, quattordici punti di vantaggio sulle terze in classifica e un pubblico che con la Seconda Divisione c'entra poco. Che la Carrarese meritasse la promozione non era minimamente in dubbio dopo aver disputato una stagione regolare sopra le righe. La lotteria dei play-off poteva sconvolgere i valori in campo e mandare in frantumi il sogno della squadra gialloblu, ma una volta tanto i pronostici sono fatti per essere rispettati. In un'intervista esclusiva per TuttoLegaPro.com, il tecnico Francesco Monaco ripercorre in un condensato tutte le intense emozioni vissute domenica scorsa, ma non si sbottona ancora sul suo futuro. Il mister pugliese è però schietto: la città e i il pubblico di Carrara meritano la Prima Divisione, con o senza Monaco.

Partiamo dal fischio finale di domenica pomeriggio. Cosa ha provato?
“E’ stata una sensazione bellissima e una gioia immensa vedere tutto lo stadio pieno di colorato di gialloblu, e la nostra gente contenta per la promozione”.

Mister, una dedica speciale per questa promozione?
“In tribuna c’erano mia moglie e mia figlia, venute per l’occasione da Ascoli, dove vivo. E’ la prima cosa a cui ho pensato appena è finita la partita”.

Nonostante un campionato costantemente al secondo posto, i momenti difficili non sono mancati: mi riferisco a quella serie di pareggi che vi hanno allontanato dal Carpi oppure a qualche momento in cui la tensione è salita forse oltre il livello di guardia.
“E’ vero, ma per capire i motivi di quel passaggio a vuoto dobbiamo partire dall’inizio. Sono stato chiamato dalla Carrarese a luglio inoltrato e siamo partiti in ritardo con pochissimi giocatori. E’ stato un crescere continuo fino a completare la rosa. Nelle prime cinque giornate ho dovuto fare a meno di Gaeta per una squalifica del precedente campionato, poi è andato via Zampagna e mi sono ritrovato con soli due attaccanti a disposizione. Poi si è anche fatto male Cori e alla fine del girone d’andata abbiamo pareggiato tre volte di fila".

Una stagione intera a rincorrere il Carpi. Temeva, come spesso accade, che la squadra si sgonfiasse nei play-off?
“Il Carpi ha fatto una prima parte di stagione veramente eccezionale, ma noi ci abbiamo sempre creduto al primo posto. Il nostro girone di ritorno è stato sopra le righe, abbiamo fatto sei punti più di loro ma non è bastato. Tornando alla tua domanda, non ho mai avuto paura che la squadra arrivasse ai play-off scarica perché i ragazzi ci tenevano tantissimo e sentivano il fermento della città. Volevano dare una risposta alla tifoseria, che è stata determinante in questa stagione, ed era anche giusto che vincessimo noi i play-off, giusto per il distacco in classifica che c’era con le altre squadre”. 

La Pro Patria è arrivata ad un passo della promozione senza una società alle spalle, però quella è un’eccezione. Quanto ha contato a Carrara la presenza di persone serie e ambiziose?
“La nuova società che si è formata negli ultimi giorni è stato un bene per la Carrara calcistica. Durante la stagione come figura carismatica di riferimento ho avuto il direttore Nelso Ricci”.

Mister, se non sbaglio lei non aveva mai allenato in Seconda Divisione. Cosa l’ha convinta ad accettare questa sfida e scendere di categoria?
“Si, per me era il primo anno nella vecchia Serie C2. A convincermi è stato il progetto presentatomi da Ricci e la fame di calcio che c’è in questa piazza. Volevo risvegliare certi entusiasmi”.

Mister, di lei dicevano che era un difensivista. Invece i gol di Gaeta hanno smentito le malelingue…
“E’ completamente il contrario, Nelle mie squadre gli attaccanti hanno sempre fatto il loro record personale di gol, solo per citarne alcuni, Di Gennaro a Lanciano, Docente e Mastronunzio ad Ancona, lo stesso Gaeta nella Primavera dell’Ascoli ha segnato 14 gol. Non sono un allenatore integralista e non sono fissato con un modulo in particolare. Preferisco sfruttare al meglio le caratteristiche dei giocatori che ho a disposizione e in base alla situazione in cui mi trovo”.

Sappiamo che a breve incontrerà il direttore generale Nelso Ricci per capire se ci sono i presupposti per il rinnovo contrattuale. Quante possibilità ha di rimanere, ma soprattutto lei vuole restare?
“Ci siamo dati appuntamento per la fine di questa settimana per salutarci e parlare del futuro. Io mi approccio in maniera sempre positiva quando mi sono trovato bene in una società e dove ho raccolto risultati all’inizio insperati, quindi è questo il mio proposito”.

Da chi deve ripartire la Carrarese per ben figurare in Prima Divisione?
“Si è creato uno zoccolo duro quest’anno. C’è già una buona base per la prossima stagione. Poi c’è il discorso dei giovani che indirizzerà le strategie di mercato, però quello che era importante era dare un’ossatura a questa squadra”.

Vicenda calcio scommesse: una sua personale riflessione?
“Una cosa che fa male al calcio. Quando ci sono le regole bisogna farle rispettare da tutti. Mi auguro che solo la gente perbene e che merita possa ottenere i risultati per cui lavora e si sacrifica”.