ESCLUSIVA TLP - Ascoli, Mustacchio: "MM7 è finito anche su Wikipedia. Berrettoni mi fa il lavaggio del cervello. Vicenza in B? Nessun rimpianto. Ecco quali sono le nostre avversarie..."

ESCLUSIVA TLP - Ascoli, Mustacchio: "MM7 è finito anche su Wikipedia. Berrettoni mi fa il lavaggio del cervello. Vicenza in B? Nessun rimpianto. Ecco quali sono le nostre avversarie..."TMW/TuttoC.com
© foto di Federico De Luca
sabato 8 novembre 2014, 23:00Interviste ESCLUSIVE
di Sebastian DONZELLA

MM7, ovvero Mattia Mustacchio, da promessa del calcio italiano a spina nel fianco dell'attacco dell'Ascoli. Il classe '89, che da quest'anno corre sulla fascia marchigiana, ha raccontato in esclusiva a TuttoLegaPro.com il suo passato fatto di Samp, Vicenza e nazionali giovanili, spaziando poi al presente che parla esclusivamente ascolano. 

Contro il Pontedera gol che è valso tre punti e il primo posto. Rete più soddisfacente non potevi segnarla...

"Lo aspettavo e sono contento per l'importanza del gol. Il primo posto è meritatissimo: siamo un grandissimo gruppo che gioca bene e si muove in sintonia con società e staff tecnico. Ci muoviamo tutti verso la stessa direzione. Siamo più che contenti ma sempre con la massima umiltà".

Vi ha creato troppe pressioni l'etichetta di favoriti per la vittoria finale in un girone morbido?

"Non credo perché abbiam perso finora una sola partita. Tutte le squadre che sono venute ad affrontarci lo hanno fatto come se fosse la partita della vita. Noi abbiam sbagliato qualcosa e abbiam pareggiato forse un po' troppo. Ma siamo una squadra nuova che ha bisogno di crescere e raggiungere l'amalgama. Ci siamo riusciti ma abbiamo ancora altissimi margini di miglioramento. Possiamo fare molto ma molto ma molto di più".

MM7, soprannome che richiama le volate sulla fascia di Cristiano Ronaldo, ovvero CR7. Come è nato questo nomignolo?

"Non so chi ha inventato questo soprannome, so che a un tratto a Vicenza hanno iniziato tutti a chiamarmi così al punto che tale soprannome è finito anche su Wikipedia e anche qualche parente mi chiama così. Naturalmente me lo sono portato dietro anche ad Ascoli".

Non c'è un po' di rimpianto nel non essere rimasto al Vicenza, visto che i biancorossi sono stati ripescati in Serie B?

"Non ho aggettivi per esprimere la mia gioia nell'essere ad Ascoli. E' vero che la Serie B è un piano più alto della Lega Pro ma non è per nulla facile trovare una piazza come quella bianconera: una società serissima, una marea di tifosi attaccati alla maglia e che vengono almeno in 2mila in trasferta. Vorrei tornare in cadetteria con i marchigiani seguendo il gran progetto creato dal presidente. Proprio quest'ultimo ha chiesto di volere prima di tutto una famiglia. Poi siam pure bravi, vista la mia validità dei compagni, quindi le possibilità di fare il salto ci sono".

Dalla Coppa UEFA con la Sampdoria alla retrocessione in Lega Pro col Vicenza. Dove hai sbagliato?

"Mi sono trovato a giocare titolare in Under 21 con il mister Casiraghi che mi dava sempre la possibilità di dimostrare quanto valevo e prendendomi grosse soddisfazioni mentre nei vari club non trovavo spazio. Poi tra errori miei e infortuni vari non sono riuscito a esprimermi al massimo. Adesso ho fatto di tutto e di più per rimettermi in carreggiata per provare a tornare in certi palcoscenici importanti".

Rimpianti per non esser nato all'estero dove a 20 anni si è già titolari in massima serie?

"Quando ho avuto l'opportunità di mettermi in mostra con le varie Nazionali, non giocai molto nei club per scelta tecnica. Magari scendere di più in campo mi avrebbe potuto cambiare la vita. A 25 anni ne ho passate tante e da un lato è un bene".

Da ex giovane promessa, cosa pensi delle regole sui ragazzi in Lega Pro ma della mancanza di under in campo nelle categorie superiori?

"Credo che anche in Lega Pro chi merita gioca. Penso che questa debba essere la filosofia generale visto che ci sono ragazzi molto bravi. Anch'io quando meritavo ero in campo, quando il mister pensava non fossi pronto rimanevo seduto. Credo sia giusto così, ti aiuta a crescere molto. Bisogna stare attenti anche ai tempi: non bisogna bruciare i giovani bravi ma farli seguire attentamente dai più esperti".

Hai vinto tutto con i pari-età della Primavera alla Samp... 

"In quelle circostanze sentivo più fiducia da parte di compagni e allenatore: per me era importantissimo. L'anno scorso sono riuscito a esprimermi grazie a mister Lopez, quest'anno la situazione è ancora ottima".

Quali sono in campo i tuoi modelli di riferimento?

"Quest'anno ho un capitano che non mi aiuta: fa molto di più. Mi sta facendo il lavaggio del cervello. Emanuele Berrettoni è un giocatore di categoria superiore, per me e la squadra è un punto di riferimento fondamentale. Fa crescere sia la squadra che il gioco.
In passato il compagno che più mi è rimasto a cuore è Carlo Pinsoglio (attualmente al Modena NdR). Per me è un fratello, lo sento forse più dei miei genitori. Nel mio ruolo al momento vedo con molta attenzione Callejon: il napoletano è il più forte esterno del nostro paese in questo momento". 

Avversarie per la vittoria finale?

"Il Pisa ha un grande blasone e una gran rosa. Ma altre squadre si stanno comportando bene, adesso è difficile pronunciarsi. La Reggiana sta facendo molto bene, vincere con loro sarebbe molto importante per la classifica. Sarà un match duro anche perché hanno un'ottima difesa. Però non si possono sottovalutare squadre come Pontedera e Spal. Alla lunga son convinto che i valori verranno fuori".

Quando arriva l'Ascoli le avversarie si chiudono. Da velocista non dev'essere facile affrontare difese schierate...

"Capita spesso di essere subito raddoppiato o di trovarsi addirittura tre avversari di sopra: sanno che da esterno la mia caratteristica principale è l'uno contro uno in velocità. Ma credo sia una lezione, serve per la mia crescita a livello tattico: se non posso andare da una parte devo inventarmi un'altra via.
Gol? Vorrei superare quota 5 che è il mio record. A prescindere da quanti saranno spero vivamente che siano tutti utili alla causa. Quest'anno c'è tutto l'occorrente per far bene, abbiamo un'occasione da non fallire e dobbiamo sfruttarla".