ESCLUSIVA TLP - Lupa Roma, Prevete: "Ce la giocheremo con tutti. Ecco le mie favorite per la promozione in B"

Le vie del calcio sono infinite. L'importante è non arrendersi mai, continuando a cullare i propri sogni. Felice Prevete è fatto così e non intende mollare. Quest'anno vuole vivere un campionato da protagonista, sperando a fine stagione di salire di categoria. Il sogno nel cassetto per il centrocampista ventisettenne di origine campana si chiama Serie A. Categoria sfiorata sette anni con la maglia dell'Empoli, club nel quale fece la trafila nel settore giovanile arrivando a debuttare, da titolare, in Coppa Uefa contro lo Zurigo. Il presente, invece, si chiama Lupa Roma e l'obiettivo è di portare in alto la terza squadra della Capitale. Il classe '87 si è raccontato in esclusiva a TuttoLegaPro.com.
Buona la prima al debutto: avete battuto il Lecce...
"Meglio di così non si poteva iniziare. Sapendo che dall'altra parte trovavamo una squadra attrezzata per vincere il campionato, abbiamo gettato, letteralmente, il cuore oltre all'ostacolo. Quella contro i pugliesi è stata per noi una vittoria importantissima".
Lei è alla prima stagione alla Lupa: come procede l'inserimento?
"Sta andando alla grandissima. La società ha confemato in blocco la squadra che ha vinto la D. I senatori ci hanno permesso subito di inserirci in una grande famiglia. Si è creata un'empatia splendida in tutto il gruppo. Noi nuovi stiamo cercando di essere utili con l'esperienza che abbiamo maturato in Lega Pro".
Come valuta la Lega Pro unica?
"Sarà un campionato ancor più duro di quell'anno scorso, il che è tutto dire visto che militavo in Seconda Divisione dove c'erano addirittura nove retrocessioni".
Dove collochiamo la sua Lupa Roma?
"Tolte le 4-5 big attrezzatissime per vincere, con le altre ce la si può giocare apertamente. Siamo in grado di tenere testa a tutte le avversarie e con il Lecce l'abbiamo dimostrato".
Una vittoria pesante quella contro la corazzata salentina.
"Al Lecce mancavano sette-otto giocatori importanti. Hanno elementi esperti e di categoria, ma nel secondo tempo abbiamo imposto il nostro gioco e conquistato, meritatamente, i tre punti".
Chi andrà in Serie B?
"Per il salto in B punto su Salernitana, Benevento e Lecce: se la giocheranno fino in fondo".
Per la sua Lupa sono autorizzati sogni di gloria?
"Il clima dello spogliatoio è all'insegna della tranquillità. C'è grande entusiasmo e vincere aiuta a vincere. Il primo obiettivo è quello di mantenere la categoria...".
Nel Girone B chi conquisterà la cadetteria?
"Il Pisa e l'Ascoli si contenderanno nel Girone B la promozione. Pino Vitale l'ho avuto a Empoli e ha creato una macchina da guerra...".
Passiamo al raggruppamento settentrionale: su chi punta?
"Mi piace molto il Venezia, occhio anche al Savona; possono essere una mina vagante. Conosco bene il loro mister Arturo Di Napoli, faranno un bel campionato".
Le carte d'identità sono piuttosto differenti fra lei e Re Artù: come vi conoscete?
"Anche io vivo a Milano, perciò ci conosciamo da tanto tempo. Inoltre con le fidanzate si è creata amicizia e così stiamo sempre insieme nel tempo libero".
Lei ha sfiorato la Serie A ad Empoli: ricordi?
"A 14 anni lasciai casa e ho frenquentato tutto il settore giovanile in azzurro. Stare in rosa in Serie A a Empoli, che è la mia seconda casa, fu un sogno. Non ci sono pressioni, l'ambiente è l'ideale per la crescita di un giovane. Hanno uno dei migliori vivai a livello nazionale. Sei mesi in rosa nella massima serie mi permisero di vedere, seppur dalla panchina quei mostri sacri che avevamo osservato solo in tv prima di allora".
Cagni la lanciò in Europa...
"Ho ancora i brividi a ripensare al debutto da titolare contro lo Zurigo in Coppa Uefa. Eravamo tutti giovani: c'erano Abate, Antonini, Giovinco e Marchisio. Calciatori che hanno fatto una grandissima carriera. Fu una grandissima emozione per me. Ti confesso che quella è l'unica maglia che ho tenuto conservata. Il numero era la mia data di nascita, ovvero l'87. A casa è ancora conservata fra i miei ricordi più preziosi".
Sogna di tornare a calcare quei palcoscenici oppure il treno è passato irrimediabilmente?
"Ognuno di noi ha delle ambizioni che culla dentro di sè. Voglio arrivare il più in alto possibile. Mi piacerebbe salire di categoria a fine stagione. Farò il massimo per riuscirci".
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