ESCLUSIVA TLP - Pesce: "Ho scelto di restare per riportare questa squadra in B. Abbiamo pagato la delusione del mancato ripescaggio, ma tante avversarie si nascondono dietro la corazzata Novara..."

Spirito da gladiatore e la camiseta indossata sempre sudata alla fine di ogni partita. Simone Pesce è uno di quei centrocampisti, il cui lavoro oscuro è preziosissimo per ogni squadra nella quale ha militato. Abnegazione e grinta che diventano manifestazioni in campo della passione delle tifoserie che rappresenta, tanto da renderlo beniamino immediato del pubblico con il quale crea un'empatia viscerale. Indispensabile anche per i tecnici che non rinunciano mai a lui. Il classe '82 in estate era corteggiato da Latina e Benevento, ma ha preferito restare al Novara. Un debito morale da saldare con la società dei De Salvo e il popolo azzurro. Con l'obiettivo dell'immediato ritorno in cadetteria. TuttoLegaPro.com ha intervistato in esclusiva il calciatore nativo di Latina.
Dopo un avvio balbettante state mostrando il vostro vero valore. Col Renate avete centrato il tris di successi...
"E' vero, veniamo da un buon momento e vogliamo continuare così. Le tre vittorie di fila sono state davvero importanti per risalire la classifica. Gli ultimi risultati ci danno entusiasmo e morale per continuare la rincorsa alla vetta".
Sieta a quattro punti dal primo posto e domenica c'è Novara-Como.
"Abbiamo ancora tante diverse gare davanti da giocare, credo sia inutile per ora fare calcoli. Sicuramente lo scontro diretto in casa con il Como di domenica rappresenta una ghiotta opportunità per accorciare le distanze. Non ci nascondiamo: vogliamo vincere".
Da fuori la sensazione avvertita è che nelle prime gare abbiate pagato lo scotto del mancato ripescaggio in B, che a detta di molti appariva quasi scontato in estate...
"Non ha tutti i torti. In effetti, incosciamente, a livello psicologico potremmo aver pagato la distrazione del ripescaggio. Inoltre la rosa è cambiata molto durante il mercato e serviva tempo per conoscerci e amalgamarci".
Lei è fra i pochissimi superstiti dello scorso campionato: ha aiutato mister Toscano nella creazione del nuovo gruppo?
"Mister Toscano è un tecnico molto preparato e si è imposto sin da subito a Novara. Da parte nostra abbiamo capito immediatamente quello che voleva e cercava da noi".
Vi pesa l'etichetta di favoriti per la promozione?
"Fa parte del gioco, tutti cercano di scaricare le responsabilità sul Novara. Le avversarie dicono che siamo una corazzata per togliersi pressioni di dosso...".
Giù la maschera: puntate al primo posto?
"Il nostro obiettivo è quello di vincere ogni gara per risalire in classifica. Certamente vogliamo tornare nella categoria dell'anno scorso".
Lei ha sposato la causa novarese, nonostante diverse offerte in estate. Ci spiega questa scelta?
"Due anni fa dopo la semifinale persa contro l'Empoli per andare in A, la società mi propose rinnovo di contratto fino al 2017. Lo firmai con gioia e orgoglio. In estate c'erano richieste, ma ho detto alla società che avrei voluto continuare la mia avventura a Novara e i dirigenti volevano che restassi. In pochissimo abbiamo trovato l'accordo".
Pesce e il Novara ancora insieme per tornare in palcoscenici più prestigiosi.
"Esatto. La sfida è quella di riportare in alto questa società, visto che appena due anni fa ci giocavamo la promozione in Serie A".
Tutte le pressioni sono su di voi...
"Giocare per vincere e riuscire a trionare non è mai facile. Dovremo essere bravi di testa a restare sempre sul pezzo e concentrati. In questa categoria nessuno non ti perdona niente...".
Rivali per la promozione ne intravede?
"Sicuramentte il Como: Colella ha una squadra forte e lotterà sino alla fine per il primato. Poi dico Bassano, Alessandria, Real Vicenza e Monza. Sono loro le squadre più accreditate per il salto di categoria".
Sabato è tornato a segnare, spianando la strada agli azzurri verso il successo sul campo del Renate.
"Sono davvero contento del gol, è un po' che non segnavo ed è arrivato in un momento particolare visto che stavamo pareggiando. Ci ha dato lo slancio per vincere".
Lei non è propriamente un goleador, anche se tre-quattro reti a stagione riesce a segnarle. Dediche speciali?
"Il gol è per la mia famiglia e mia figlia. L'anno scorso hanno sofferto insieme a me, questa gioia è tutta per loro. Sono sempre al mio fianco".
Dopo anni da protagonista in Serie A ha ancora traguardi da centrare?
"La mia sfida è quella di fare sempre meglio giorno dopo giorno. Non mi accontento. Obiettivo? Ritornare dove eravamo l'anno scorso...".
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