Fabio Pisacane a TLP: "Io e Farina non siamo eroi. Vorrei che si parlasse di me e la Ternana invece che del calcioscommesse"

Era un martedì di metà aprile, quando la denuncia alla Procura Federale dell'allora difensore del Lumezzane, Fabio Pisacane fece scattare l'inchiesta della Procura Federale sfociata poi, parallenamente a quella della Procura della Repubblica di Cremona, nello scandalo denominato Scommessopoli e che ha portato in manetta diversi personaggi del mondo del calcio. L'attuale stopper della capolista Ternana rifiutò la somma di 50mila euro per non taroccare la partita col Ravenna del diesse Buffone. La denuncia di Pisacane però è passata sottotraccia per mesi sino a quando lo scandalo non è riaffiorato con il tentativo di corruzione perpetrato nei confronti del terzino del Gubbio Farina, premiato ieri a Zurigo dal presidente della Fifa Joseph Blatter per la sua onestà ed integrità morale. Molti hanno abbandonato Pisacane, ricordandosi solo ora di lui e del suo gesto. Non noi di TuttoLegaPro.com che invece abbiamo spesso sottolineato ed incoraggiato il suo comportamento, ma anche evidenziato la bontà delle sue prestazioni da leader difensivo della capolista. Perchè al di là del polverone calcioscommesse, Fabio rimane soprattutto un calciatore come ribadisce con grinta a TLP:
"Francamente un po' mi scoccia e mi dà fastidio che ci si ricordi solo adesso del sottoscritto, ma soprattutto il fatto che si parli di me solo per la vicenda Lumezzane-Ravenna. Vorrei che si parlasse di più di me e della mia squadra. Ricordo a tutti che la Ternana è prima sul campo ed è composta da giocatori che stanno facendo benissimo. Siamo un grandissimo gruppo: questo è il messaggio che vorrei lanciare ovvero che con i sacrifici e l'impegno si possono ottenere grandi risultati".
Un grande gruppo che potrebbe diventare ancora più forte con qualche innesto di mercato...
"Chiunque arriverà sappia che troverà le porte aperte ma sarà anche un terno al lotto. Siamo infatti un gruppo veramente unito, pensa che abbiamo passato tutti insieme il Capodanno. Inoltre abbiamo la fortuna di poter contare su uno staff preparatissimo. Un plauso anche al mister che ha creato un'anima straordinaria nello spogliatoio. I risultati arrivano perchè lavoriamo sodo: nulla è lasciato al caso".
Giù la maschera: questa Ternana può arrivare fino in fondo...
"Siamo all'inizio del girone di ritorno e la strada è ancora lunga. Ti confesso che però vogliamo arrivare in alto anche perchè siamo consapevoli che fino all'ultimo possiamo coltivare qualcosa d'importante".
Quali sono i punti di forza della Ternana?
"Le nostre armi principali sono l'umiltà e la fame Sono queste due componenti che sinora hanno fatto la differenza".
Domanda schietta: ti infadisce più il fatto che molti abbiano ignorato il tuo gesto mesi fa per poi incesarti dopo il caso Farina o che si parli di te più per questa vicenda che per le tue ottime prestazioni in campo?
"Il fatto che mesi fa il mio gesto abbia avuto minor cassa di risonanza mediatica ormai è un dato di fatto. Comunque ringrazio la mia famiglia e chi mi vuole bene per essermi stati vicini in quei momenti e anche voi di TuttoLegaPro che siete stati i primi e forse gli unici a dar spazio all'epoca a quei fatti per raccontare la mia denuncia. Oggi invece mi dà fastidio che si parli solo di questo: io gioco a calcio e il gesto che ho fatto lo reputo normalissimo. Sicuramente non eroico, gli eroi nella vita sono altri. Lo sono i soldati che difendono la nostra nazione, abbandonando i propri cari pur di servire la propria patria. Questi sono i veri eroi. Io e Farina siamo semplicemente persone che amano questo sport e pertanto hanno rifiutato di partecipare a comportamenti che potessero infangare il gioco del calcio. Sinceramente mi piacerebbe che si parlasse di più di quello che stiamo facendo come Ternana e che sta facendo il sottoscritto più che del mio rifiuto di alterare il risultato di una partita".
Farina è stato addirittura chiamato in Nazionale come premio. Per te nessuna chiamata, ti infastidisce?
"La chiamata in Nazionale mi fa davvero piacere per Simone, se lo merita. Chi mi conosce lo sa: non vivo per invidie o gelosie. Una chiamata in Nazionale non mi cambia la vita, oltretutto mi piacerebbe - qualora avvenisse - che succedesse per meriti acquisiti sul campo non come premio. Stimo Prandelli e gli auguro le migliori fortune da tifoso dell'Italia. Il mio obiettivo è la Ternana: voglio fare cose importanti con questa maglia. Sono felice di essere ritenuto un esempio positivo per i bambini, ma per favore non chiamatemi più eroe che mi dà fastidio. Gli eroi sono altri".
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