Intervista TC

Cerri: "Pensavo Vicenza avesse vita più facile. Se vince Carrarese sarà sorpresa"

29.05.2024 22:00 di  Raffaella Bon   vedi letture
Massimo Cerri
TMW/TuttoC.com
Massimo Cerri
© foto di Paolo Baratto/Grigionline.com

Massimo Cerri, ex direttore sportivo del Brindisi (la sua avventura pugliese è terminata lo scorso gennaio con le dimissioni), è intervenuto ai microfoni di TuttoC.com per analizzare il campionato appena terminato, tra promozioni e retrocessioni e commentare qualche rumor di mercato che già impazza.

Promosse in B: qualche sorpresa?

"Fa scalpore il Mantova, ma non più di tanto visto il grande lavoro del direttore sportivo Botturi e di mister Possanzini, che hanno meritato tutto questo. All’inizio erano la sorpresa, magari nessuno credeva arrivassero così bene fino in fondo, ma è stata una sorpresa meritata. La cosa forse più bella è che da retrocessi in serie D si trovano in B. La squadra è stata rifondata da capo, con elementi importanti, vedasi Galuppini, che è un giocatore che conosco bene perché l'ho avuto Piacenza, e che è stato un po' il trascinatore, con il suo modo di giocare: è un attaccante che torna a metà campo, prende palla, imposta il gioco e va a chiudere.
Poi c'è la conferma di Fabio Artico che è andato a vincere il secondo campionato di Lega Pro, quindi tanto di cappello: aveva vinto ad Alessandria e si è ripetuto a Cesena, sono cose non facili. A Cesena, poi, ha vinto anche con qualche giocatore che lui conosceva bene e che aveva avuto ad Alessandria. Inoltre a Cesena c'era un allenatore come Toscano, che possiamo dire sia un esperto di promozioni, insomma una garanzia perché ha già vinto tanti campionati di Lega Pro
".

Voci di mercato lo darebbero a Catania…

"Ho letto, anche se Zeoli ha finito bene quindi mi permetto di dire un bravo a Zeoli. Però a Catania, in questo momento, vogliono un allenatore che dia qualche certezza in più e quando tu prendi un allenatore che ha già vinto qualche campionato, forse è più facile vincere".

Anche la Juve Stabia, dopo la promozione, ha un Lovisa che sta attirando parecchia attenzione...

"La Juve Stabia ha un Lovisa che ha stupito tutti per la sua giovane età. Aveva fatto qualche esperienza a Pordenone, però quest'anno in prima persona ha deciso il mercato, ha deciso l'allenatore e diciamo che aveva i mezzi sufficienti per fare una buona salvezza, invece è andato in testa e ci è rimasto fino alla fine. Quindi anche Lovisa è stato una sorpresa positiva: quella di un giovane che azzecca tutte le soluzioni.
Ma i complimenti, oltre che a lui, vanno fatti anche a mister Pagliuca. La Juve Stabia ha espresso dei giovani interessanti, come Leone e tanti giovani
".

Chi sarà la quarta promossa?

"Il Vicenza sembrava essere la squadra che aveva qualcosa in più e fino alla partita di ieri sera pensavo che avesse vita più facile. Invece nella semifinale di andata l'Avellino ci ha fatto un po' ricredere: può mettere in difficoltà questo Vicenza, l'ha dimostrato. La prossima partita del 'Menti' sarà molto importante".

La Carrarese? È una sorpresa?

"Ieri ha fatto un'ottima prestazione, poteva fare piu gol ma il Benevento di Auteri ha un grande portiere come Paleari e potrebbe al ritorno avere delle chance per ribaltare il risultato. Se come quarta dovesse vincere la Carrarese sarebbe la sorpresa sicuramente, però ha al suo interno anche dei giocatori che hanno vinto campionati, come Della Latta e come Di Gennaro e quindi tutto può succedere. Per quello dico che sono entusiasmanti e molto interessanti queste semifinali: perché non c'è mai la certezza che possa vincere una determinata squadra".

Mister Calabro è un allenatore che lei conosce bene avendo lavorato insieme a Catanzaro...

"In questi due anni ha modificato il proprio modo di giocare, è migliorato tantissimo e si è adeguato un po' a quello che adesso propone il calcio, è più innovativo, devo fargli i miei complimenti".

Per quanto riguarda le retrocesse in C possiamo dire che ci sono nomi importanti, come Ascoli e Ternana...

"Non me lo aspettavo potesse finire così. La Ternana aveva dato segnali di ripresa, mister Breda è molto bravo, pensavo in un colpo di reni finale e che riuscisse a salvarsi. Ma il calcio è imprevedibile: mai mi sarei aspettato un playout tra Bari e Ternana, con un Bari che l'anno scorso ha sfiorato la serie A e quest'anno è andato a fare i playout. Il calcio è bello per questo: è bello perché non ci sono partite scontate e i pronostici sono fatti per essere sovvertiti, è lo sport dove la squadra che sembra inferiore può sempre vincere o fare risultato con quella che magari si ritiene superiore o che sembra avere un organico migliore".

Per quanto riguarda, invece, le retrocesse in D, ci sono Alessandra e Brindisi, due realtà dove lei è stato e che ha toccato con mano...

"Questo è un argomento scottante: a volte bisognerebbe fare delle valutazioni iniziali. Io l'ho vissuto sulla mia pelle quindi è difficile, però non poteva esserci un epilogo diverso. Alessandria ha delle strutture importanti sia per quanto riguarda lo stadio sia le strutture per il settore giovanile: non ti aspetteresti mai che una società così potesse retrocedere. Brindisi ha alle sue spalle una città importante così come una tifoseria importante che quest'anno non ha mai abbandonato la squadra. Prima  o poi, secondo me, queste realtà sono destinate a risalire. Auguro loro di salvare titolo e poi competere per una categoria che meritano per la storia che hanno: purtroppo ci sono periodi fisiologici. Sono cose che accadono e in questo momento è accaduto a loro. Speriamo nella forza economica della città e che riescano a ricominciare con le intuizioni e il lavoro".

E il suo futuro?

"Ho fatto qualche chiaccherata, aspettiamo fiduciosi".