Giorno: "Il calcio dimentica, ma voglio dimostrare che sono un giocatore importante"
Tornare in campo, Francesco Giorno ha fissato il suo obiettivo dopo l'ultima stagione al Sestri Levante. La frattura del perone, il ritorno in campo alla fine dello scorso campionato e adesso rimane in attesa di una chiamata per rimettersi in gioco dopo campionati importanti e maglie gloriose vestite in carriera. Il centrocampista, intervistato da TuttoC.com, ha parlato di come ha vissuto l'ultimo periodo: "Fisicamente sto bene, ho smaltito tutti i problemi anche perché mi sono fatto male a perone a dicembre tornando in campo a fine campionato. Ho fatto una riabilitazione importante e poi mi sono allenato tutta l'estate per essere a posto e continuo ad allenarmi in maniera incessante. Sto vivendo questo momento in maniera combattuta, c'è grande entusiasmo e ossessione per tornare in campo il prima possibile e dall'altra ho un po' di rabbia. Il calcio è un po' in debito con me, voglio dimostrare chi sono e che sono ancora un giocatore importante per questa categoria".
Ti senti uno svincolato di lusso guardando il curriculum, tu ed altri fareste comodo a tante squadre.
"Il calcio purtroppo dimentica, basta un'annata o un infortunio per essere quasi dimenticato dopo tantissimi anni con campionati di alto livelli. Mi sento di dire che guardando anche i campionati tante realtà possono aver bisogno della nostra esperienza. Non vedo l'ora dopo questi due anni di dimostrare di poter ancora essere un giocatore di valore. Sono momenti che capisce solo chi li attraversa, quest'anno a luglio è nato mio figlio e non vedo l'ora di tornare in campo per portarlo allo stadio".
C'è stato qualcosa in questi mesi? Qualche trattativa?
"Ci sono state delle chiacchierate, i miei procuratori stanno lavorando su tutti i fronti. Al momento non si è concretizzato nulla, ma non vedo l'ora venga fuori qualcosa di concreto e importante".
Tante squadre si affidano ai giovani, al minutaggio. Vi penalizza?
"Ogni anno è la stessa storia, ci adattiamo. Poi se andiamo nel dettaglio da una parte si mettono nelle condizioni i ragazzi di mettersi in mostra e di sbagliare. Il giovane viene più coccolato, dall'altra parte però si creano situazioni in cui i giovani devono giocare per forza e non si fa il loro bene. Tanti ragazzi come me vengono penalizzati, però nonostante le regole ma un giocatore come me e come altri svincolati possono fare comodo a tutte le squadre di C. Posso essere importante, anche perché la crescita del giovane passa proprio attraverso gli over. Il ragazzo giovane che si interfaccia con la prima squadra per la prima volta lo aiuta avere calciatori esperti che gli diano l'esempio".
Come si vivono queste situazioni dal punto di vista emotivo? Si parla poco di come può reagire un calciatore.
"La prima botta importante è stata quella con l'Albinoleffe, dove mi sono fermato due volte e ho fatto un intervento chirurgico ed è stato il mio primo infortunio importante. Mentalmente è stata una botta che con la fame e con l'entusiasmo riesci a sopperire. Lo scorso anno ho subito questo infortunio traumatico fermandomi per tre mesi. Sono situazioni devastanti, ti senti impotente e che ti stanno portando via la cosa più importante. E' la nostra passione, la nostra vita, i nostri sacrifici e non nascondo che ho dovuto farmi aiutare e sono importanti dei percorsi a livello mentale confrontandosi con dei professionisti. E' anche importante la famiglia, è dura anche adesso essendo senza squadra però non faccio altro che lavorare sodo e farmi trovare pronto. Sento che l'opportunità arriverà".
Tornando allo scorso anno, ha fatto male retrocedere contro una squadra che poi non si è iscritta a questo campionato?
"E' una ferita ancora aperta, è arrivata contro una società che è fallita. E' una falla del nostro sistema, ogni anno viviamo situazioni del genere. Il fattore campo ti fa concentrare solamente sul lavoro e sul preparare la partita ma a mente lucida ci siamo sentiti presi in giro. Ci hanno anche annullato un gol a Lucca che ancora grida vendetta, senza nulla da togliere ai ragazzi della Lucchese che hanno onorato il campionato ma è un problema di sistema. Anche quest'anno stiamo vedendo situazioni complicate, tantissimi punti di penalizzazioni e in C dovrebbero capitare".
Sei ormai prontissimo a tornare in campo, speri prima di gennaio?
"Spero che qualcuno possa darmi l'opportunità che penso di meritare, dopo gli ultimi due anni sono ancora affamato per dimostrare quanto valgo e che posso ancora dare tanto. Quello che posso fare è farmi trovare pronto, sto molto bene fisicamente. Sto seguendo tutti e tre i gironi molto bene, spero di poter dire ancora la mia".
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